Intervista sul blog di Davide Cassia (Edizioni XII)
Dopo la vittoria di novembre 2009 a Usam – Una Storia Al Mese col racconto Due occhi grandi, quelli di Edizioni XII, nella persona del sempre solerte Davide Cassia, mi hanno rivolto qualche domanda sulla genesi della storia e, più in generale, sul mestiere di scrittore.
Ecco un’anticipazione:
Davide Cassia: Prima di iniziare ti faccio i complimenti per aver vinto la XXII edizione di Una Storia al Mese. Come hai avuto l’idea per questo racconto?
Daniele Picciuti: Innanzitutto grazie per i complimenti. usam è un concorso duro, anche se viene spesso sottovalutato, erroneamente a mio parere.
Quanto al racconto, lo spunto mi è venuto una sera. Mi trovavo a cena dai miei suoceri, nella più normale delle occasioni, e mentre eravamo lì ad aspettare che i piatti venissero messi in tavola, ho preso una rivista da un tavolino e ho cominciato a sfogliarla. Mi sono imbattuto in un servizio sulla realtà dei bambini stregoni di Kinshasa. Ne sono rimasto colpito, nel male più che nel bene, com’è ovvio. Ma allo stesso tempo ho sentito come un “richiamo”. Dovevo scrivere qualcosa a riguardo. Non un articolo, perché quello che avevo letto era piuttosto esauriente, ma una storia. Qualcosa che fosse credibile ed evidenziasse la tragedia di quei bambini.
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