Archivio | J dicembre 2010
Quando ci si imbatte in un libro di vampiri, il primo impatto è quello di pensare “Un altro!” perché si tratta di un filone che, sulla scia di Twilight, da ormai un paio d’anni viene sfruttato in maniera indiscriminata. Di sicuro, Lunar Memories non è un romanzo di vampiri in senso stretto, anche perché non si tratta di horror, ma di fantascienza.
Siamo sulla Luna, nell’anno 2137, in una città degradata dove è in atto una rivolta contro il regime vampirico dominante. I vampiri di Giuseppe Pasquali hanno poteri e caratteristiche interessanti, sono passionali e nostalgici, crudeli e cinici, e sembrano celare ognuno un passato misterioso, che si svela a poco a poco. L’ambientazione, ben resa, sembra attingere in egual misura ai vecchi film in bianco e nero (primo fra tutti Casablanca), al genere cyberpunk e ai manga. Questi ultimi paiono incidere anche sul tipo di azioni messe in atto dai personaggi, che a volte esulano dalle normali leggi della fisica (basti pensare a un vampiro che, lanciato contro una colonna di marmo, anziché spappolarsi ossa e intestino contro di essa – salvo poi rigenerare ferite e fratture come da background di razza – la demolisce). Il libro risulta però lento in moltissime parti, tanto che, a conti fatti, di eventi ne accadono veramente pochi.
Lunar Memories – The Stardust Rebellion, di Giuseppe Pasquali

Siamo sulla Luna, nell’anno 2137, in una città degradata dove è in atto una rivolta contro il regime vampirico dominante. I vampiri di Giuseppe Pasquali hanno poteri e caratteristiche interessanti, sono passionali e nostalgici, crudeli e cinici, e sembrano celare ognuno un passato misterioso, che si svela a poco a poco. L’ambientazione, ben resa, sembra attingere in egual misura ai vecchi film in bianco e nero (primo fra tutti Casablanca), al genere cyberpunk e ai manga. Questi ultimi paiono incidere anche sul tipo di azioni messe in atto dai personaggi, che a volte esulano dalle normali leggi della fisica (basti pensare a un vampiro che, lanciato contro una colonna di marmo, anziché spappolarsi ossa e intestino contro di essa – salvo poi rigenerare ferite e fratture come da background di razza – la demolisce). Il libro risulta però lento in moltissime parti, tanto che, a conti fatti, di eventi ne accadono veramente pochi.