Riddick: meno male che c’è Starbuck!

riddick-Se non l’aveste capito, Riddick non è che mi sia piaciuto molto. Parliamoci chiaro: Vin Diesel se la cava egregiamente con quella sua non-espressione, ma mi aspettavo un film coinvolgente, incapace di annoiare. Invece, per i primi venti minuti la poltrona diventa così comoda che quasi quasi ci si potrebbe addormentare. E quella voce narrante del nostro antieroe che commenta quanto gli è accaduto per coprire le scene silenziose – che forse sarebbero state più interessanti con una musica incalzante – è una vera tortura scorticaossa.

Poi arriva l’alieno iena-cane, fighissimo, che mi ha ricordato una certa creatura del mio libro di prossima uscita per Runa Editrice (non dico il titolo però!) e che ho preso subito in simpatia.

E poi, mostri qua e mostri là, e arrivano i mercenari. Idioti e spocchiosi quelli della prima astronave, cazzuti e integerrimi i secondi.Screen-shot Tra questi – apriti cielo – ecco spuntare Katee Sackhoff, la Starbuck (Scorpion nella versione italiana) di Battlestar Galactica, abbigliata e acconciata nello stesso modo, un autentico tuffo nel mare della tranquillità, come incontrare una vecchia amica che ti fa sentire a casa. Anche se poi tranquilla non è, visto che spacca ripetutamente il naso al disgraziato di turno, nella fattispecie un odioso Jordi Mollà.

La nota lieta del film è che fa da legante ai primi due episodi, finora rimasti scollegati fra loro (Pitch Black e The Chronicles of Riddick). Il finale, finalmente movimentato, lo diventa anche troppo e una o due scene oltre i limiti del tollerabile purtroppo ci sono (ad esempio quando uccide il mercenario che gli sta, per giusti motivi, sulle palle).

Insomma, le creature aliene spaccano abbastanza – gli altri – ma non lui, che ha imparato a conoscerle nei giorni precedenti e sa come combatterle. Anche qui, forse fin troppo bene. Riddick rischia di passare da antieroe cazzuto  a macchietta ammazzatutto.

Sicuramente un film che va visto, ma non è certo ai livelli di Pitch Black, a mio giudizio, fino a ora l’episodio migliore della trilogia.

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Informazioni su Daniele Picciuti

Tra le sue pubblicazioni: I racconti del sangue e dell'acqua (Nero Press Edizioni) Terraluna (Runa Editrice) Eddie e Melo - Il segreto dei Roccafiore (Plesio editore) L'inconsistenza del diavolo (Golem Edizioni) Dove arrivano le ombre (Nero Press Edizioni) Nero Elfico (Indipendent Publishing) Cursed Sails saga (Indipendent Publishing) Presidente Ass.ne Cult.ne Nero Cafè Co-responsabile Nero Press Edizioni

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