Archivio per autore | Daniele Picciuti

Tremare senza paura: lunedi 23 la scadenza per il versamento benefico pro-terremoto

Lunedi 23 scade il termine per potersi aggiudicare la raccolta Tremare senza paura, nata da un’iniziativa Nero Cafè. Ogni donazione ricevuta andrà a costituire un fondo che verrà devoluto al Comune di San Felice sul Panaro, come potete leggere nella pagina dedicata sul sito di Nero Cafè. Il comune di San Felice sul Panaro, che patrocina l’iniziativa, è uno dei più colpiti dal sisma che poco tempo fa ha sconvolto l’Emilia Romagna.

Oltre la data del 23 luglio, la raccolta Tremare senza paura non sarà più disponibile.  Gli autori che compongono questa rosa di racconti hanno prestato le loro opere per una nobile causa. Tra loro ci sono nomi di scrittori noti e di emergenti, tutti uguali e ben disposti a mettersi in gioco di fronte a questo terribile evento. Tremare senza paura va quindi considerata come un’edizione unica e limitata. Dopo il 23 luglio, non sarà più possibile trovarla.

Di seguito, il booktrailer, realizzato da Matteo Gambaro, uno degli autori.

È uscito Knife 4!

E dopo averlo annunciato in molti modi diversi, il numero quattro di Knife, il magazine di Nero Cafè, è finalmente disponibile online. Di contenuti, stavolta, siamo pieni più che mai, vi basti pensare che il numero delle pagine è aumentato e siamo arrivati a 60.

In concomitanza con l’uscita di Exilium – L’Inferno di Dante (di Kim Paffenroth), all’interno della rivista troverete uno speciale Dante e Inferno, contenente numerosi articoli a tema dantesco-infernale.

Diverse le chicche che vi attendono. Prima fra tutte, l’intervista a Kim Paffenroth, autore di Exilium. Segnaliamo poi il racconto Madame Lucifer, di Richard Garnett, appositamente tradotto per noi da Armando Rotondi.

Il racconto del Nero Cafè stavolta è opera di Luca Ducceschi, mentre il Factory – che verte su quei Paolo e Francesca della Divina Commedia – è introdotto dalla scrittrice Marilù Olivasu una reinterpretazione di Laura Platamone.

L’interrogatorio stavolta è rivolto a Chantal Corrado, di Scrittura & Scritture, che ci rivela le gioie e le difficoltà della piccola editoria. Il From Hell prende di mira i Fratelli Mattioli, creatori di una versione  fumetti di Dante quantomai inedita, mentre l’Alter Ego coinvolge il terribile Heavy Bone, personaggio creato da Enzo Rizzi.

L’illustrazione di copertina è opera del bravo ed eclettico Gianluca Galati.

Scarica Knife 4 in pdf

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Nero Cafè annuncia “Tremare senza paura”: antologia benefica per l’Emilia Romagna

L’Associazione Culturale Nero Cafè, sensibile alla catastrofe che sta colpendo l’Emilia Romagna, ha deciso di realizzare una raccolta di racconti in ebook, il cui ricavato sarà totalmente devoluto in beneficienza sul conto del Comune di San Felice sul Panaro, uno dei più colpiti dal sisma.
l titolo dell’iniziativa – e dell’ebook – è Tremare senza paura. Non a caso. Perché il terrore che si prova quando la terra ti si scuote sotto i piedi l’abbiamo visto nei giornali e in televisione, qualcuno degli autori presenti nella raccolta l’ha vissuto in prima persona. E non ci piace. Preferiamo di gran lunga il brivido sottile che attraversa la schiena quando si fanno certe letture. Letture come quelle presenti nella raccolta. Horror, thriller, storie di suspense e paura, che fanno tremare sì, mentre le leggiamo comodamente seduti sul nostro divano e il nostro mondo intorno è fermo, accogliente, conosciuto. Un tremore innocuo e piacevole.
Più di 30 autori hanno sposato la nostra causa e risposto in maniera rapidissima ed entusiasta all’appello che gli abbiamo rivolto, quello di regalarci un loro racconto da inserire nella raccolta in favore dei tanti sfollati. E tra loro ci sono nomi noti e autori emergenti, tutta la forza della narrativa di genere italiana che dimostra di essere un fronte coeso e unito, persone che ci hanno fatto dono delle loro parole, senza alcuna pretesa o presunzione, ma solo con la voglia di fare del bene.
L’ebook, scaricabile dal sito http://nerocafe.net/, sarà distribuito dietro libera offerta. Non ci sembrava il caso di dare un prezzo al nostro – e vostro – contributo. Vogliamo aiutare i nostri amici ed è giusto che ognuno lo faccia secondo coscienza. Senza sentirsi obbligato a dare più di quanto considera opportuno, ma libero di poter fare qualcosa in più se può, e vuole, permetterselo.

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Racconti D.O.C. – Denominazione di Origine Criminale


Da qualche giorno è reperibile online la raccolta di racconti thriller D.O.C. – Denominazione di Origine Criminale. Selezione letteraria nata dal concorso letterario di Nero Cafè: Nero D.O.C. (prime tre edizioni).

L’ebook, disponibile sia in formato pdf che epub, è edito sotto il marchio Nero Press.

Per quanto mi riguarda ho curato personalmente l’editing dei testi e la prefazione, di cui sotto potete leggere un estratto. La cover invece, è un’elaborazione grafica di Laura Platamone.

Dalla prefazione:

Le storie che andrete a leggere spaziano dal thrilller classico, alle atmosfere noir, a piccoli e oscuri orrori. Laddove per orrore intendiamo quello “umano”, a volte addirittura “quotidiano”, tratto da una realtà a noi vicina che – sempre più spesso – rappresenta l’orrore più grande di tutti.
Personaggi che si improvvisano detective, vittime che si rivelano carnefici, deviazioni mentali estreme, tristi e crude vicende personali, echi di guerra, grotteschi omicidi e fenomeni a volte inspiegabili si alternano in queste pagine virtuali.
Riunire queste opere sotto il titolo di D.O.C. – Denominazione di Origine Criminale – ci è parso il modo migliore e più spontaneo di proporvele, tenendo fede al significato di fondo del concorso stesso, che è l’esplorazione del crimine, non certo per avallarlo quanto, al contrario, per esorcizzarlo.
Perché a noi il “nero” piace, ma non deve essere “sbagliato”, né “falso”, bensì deve avere un valore. Dev’essere, appunto, un “nero” D.O.C.

Potete leggere la notizia completa, corredata dai titoli e dai nomi degli autori, qui. 

Intervista su Cartoon Mag

IMGA0778Daniele Picciuti, nasce a Roma e si muove come scrittore nei mondi della fantasia e dell’horror.
Cosa puoi dirci della tua passione per la scrittura?

Come per molti miei colleghi, la passione è nata molto giovane. Ricordo che avevo una vecchia Olivetti in casa, una macchina da scrivere che faceva un gran baccano ogni volta che pigiavo un tasto. I vicini del piano di sotto di lamentavano perché scrivevo anche di notte e il rumore si ripercuoteva attraverso il pavimento fino in casa loro. Ma non sono riusciti a farmi desistere dall’inventare storie e metterle su carta. E così eccomi qua.

Sei sempre stato attratto dal genere fantasy, penso ai tuoi racconti Il lato oscuro e I cancelli del buio

Hai citato due racconti con cui arrivai in finale al vecchio Premio Courmayeur. Il secondo mi ispirò poi il romanzo I lupi della bruma. Da buon giocatore – e anche master – di giochi di ruolo, il fantasy ha sempre avuto su di me un’influenza particolare. Cosa c’è di meglio che impersonare un guerriero e infilzare i nemici come spiedini? Avevo giocato così tante avventure, all’epoca, che metterne qualcuna su carta fu un processo quasi fisiologico.

Ne Il sangue delle tenebre unisci vampiri e horror, una tematica molto in voga in questo periodo. Dove hai preso spunto per quest’opera e cosa ne pensi dei moderni vampiri?

Ricordo che avevo voglia di scrivere un racconto di vampiri. All’epoca non erano ancora una moda per adolescenti come oggi – parliamo del 2000 – e scriverne risultò una mossa vincente. Arrivai quinto con quell’opera e, ancora oggi, rileggendola ho una certa nostalgia. La storia era di una complessità che, in seguito, avrei giudicato cervellotica. Però credo fosse intrigante. A pensarci bene, non ho smesso di scrivere di vampiri. Nel 2009 sono giunto in finale al PremioVamp con il racconto In fondo al fiume (poi pubblicato nella raccolta horror I Racconti del Sangue e dell’Acqua, nel 2011). Un altro mio lavoro – Caccia senza tempo – è stato pubblicato l’anno scorso sul terzo numero della rivista Altrisogni. Il mese scorso, Nella sete e nel pianto – storia di angeli e zombie in cui appare un personaggio a metà tra il Nephilim e il vampiro – è apparsa sulla rivista Writers Magazine Italia. Il segreto sta nel parlare di vampiri in un modo che sia originale.

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I Racconti del Sangue e dell’Acqua: recensione su Horror.it

cropped-banner-sito.jpgTredici racconti dedicati ai due elementi che più di altri rappresentano la vita (e la morte) per l’uomo: il sangue e l’acqua. È questo il biglietto da visita con cui si presenta ai lettori Daniele Picciuti, poliedrico autore impegnato da molti anni in vari fronti letterari, non ultimi il blog Nero Café e la rivista Knife, ambedue dedicati al lato noir della narrativa.

I racconti del sangue e dell’acqua (Bel-Ami Edizioni, 2011) è un’antologia letteraria multiforme in cui sono ben presenti sia le radici dell’autore che da sempre naviga nelle tormentate acque del genere horror che i suoi ispiratori, da Clive Barker ad H. P. Lovecraft. La raccolta è tenuta insieme da un sottile filo che unisce tutti i racconti tra loro, in un continuo mescolarsi tra realtà e incubo. Le storie che Picciuti racconta sono simili a dei sogni, o più spesso incubi, che una volta svegli ci lasciano qualcosa dentro che ci disturba e che sembra non voler andare via. Ogni racconto è un’istantanea che ci rivela un angolo sperduto del mondo, dell’Italia in particolare, e che ci fa rivivere le vecchie emozioni di quando, da bambini, ascoltavamo storie di fantasmi, case stregate e misteriose apparizioni notturne.

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Recensione su Effetto Napoli (I Racconti del Sangue e dell’Acqua)

Impresa ardua è raccontare le paure, raccontare il cuore che balza in gola, raccontare il buio, la morte, impresa ardua è raccontare scegliendo di utilizzare il genere horror. Si rischia di cadere nei cliché del genere, si rischia che ti dicano: «Hai copiato l’idea di Lovecraft, di Poe, di King…».

Stupisce invece questa antologia di racconti – pubblicata dalle romane edizioni Bel-Ami (€ 10)recentemente presentata a Napoli, al “Dieci Lune – Festival dell’Autore” – piena zeppa di idee già sentite ma raccontate con una certa originalità ed utilizzando parole e frasi che fanno sobbalzare.

Leggi tutta la Recensione su Effetto Napoli

Nella sete e nel pianto, su Writers Magazine n. 29

Il racconto che trovate nel n. 29 di Writers Magazine, realizzato dal sottoscritto, si intitola Nella sete e nel pianto. Sì, il titolo è molto particolare, come particolare è anche il contenuto, un horror post-apocalittico che si svolge in una Roma scossa dalla distruzione, invasa da un’orda di non-morti che imperversa per le strade.

In questo panorama di morte, Angeli caduti e benedetti, richiamati da una divinità che non sembra quella che tutti credevano, convergono verso San Giovanni in Laterano, perché questo è il volere del Signore, e il Giorno del Giudizio è appena cominciato.

Un soldato sopravvissuto alla sua squadra annientata dagli zombie, una bambina rimasta orfana e una coppia di anziani barricati in casa  dovranno cercare, con le loro sole forze, di sopravvivere a questo terribile giorno. L’incontro inaspettato con una Nephilim cambierà il corso della loro esistenza.

Non dirò oltre, vi lascio alla lettura.

Nella mia testa, si tratta di un breve adattamento di un’idea nata per un romanzo. Se vi capiterà di avere il numero della rivista tra le mani, fate un salto qui e ditemi cosa ve ne sembra. Mi sarà utile per capire se e come romanzare questa storia.

Se non avete mai letto la WMI e volete acquistarla, fate un salto sul Delos Store.

J.K. Rowling, io ti ho uccisa!

Scimmiette di Mare Project.

Ne avete sentito parlare?

Si tratta di un simpatico e grottesco concorso per autori in vena di uccidere con la penna i propri scrittori preferiti – o quelli più odiati – servendosi di questi assurdi mostriciattoli: le scimmiette di mare. Esserini bluastri e puzzolenti che servono i deliri della loro mamma virtuale, quella stessa Laura Platamone i cui servizi editoriali potete trovare cliccando sull’immagine nella colonna di destra nel mio blog… sì, quella con il viso d’angelo e la penna affilata, rossa e blu, pronta a usare sui testi che le vengono sempre più spesso sottoposti.

Ebbene, mi sono cimentato anche io nell’impresa riuscendo, dopo esser passato all’esame di una giuria solida e competente, per non dire assetata di sangue, a entrare nei dieci scelti per comporre l’antologia delle Scimmiette di Mare.

Da chi sarà pubblicata? Ancora un mistero, per il momento. Ma sembra che qualcuno, dalle parti di Nero Cafè, sia interessato alla questione.

Vedremo.

Intanto, qui trovate l’articolo ufficiale che include tutti gli autori selezionati e quelli “uccisi”.