Dove arrivano le ombre
Da qualche mese è uscito per Nero Press Edizioni il mio nuovo romanzo, Dove arrivano le ombre, un horror in cui il folklore e l’elemento psicologico sono gli elementi caratterizzanti di tutta la vicenda.
Di seguito la trama:
Nina ha un lavoro umile, un marito violento e un passato difficile. Quando, dopo l’ennesima vessazione, si ribella e uccide Iulian, decide di fuggire per far ritorno a Bormio, suo paese di origine, dove sa di trovare l’unica parente ancora in vita che può aiutarla, zia Gerda. Ma lo spirito di suo marito non sembra rassegnarsi e torna dall’aldilà per perseguitarla. Così la fuga di Nina si costella di morti lungo la strada e, una volta a destinazione, scoprirà che non è un caso se Iulian è tornato. Il passato di Nina affonda le radici in una stirpe di streghe chiamate Aganis e in un mondo fatto di Ombre, Confinati e Benandanti. Per Nina è l’inizio di un viaggio che la porterà verso un destino dal quale non c’è via di fuga.
Nina è una figura allo stesso tempo fragile e determinata che, nonostante tutte le avversità e le sfortune che la perseguitano, tirerà fuori il meglio di sé per affrontarle a testa alta. E, sebbene il destino sembri accanirsi su di lei, scoprirà di avere dentro di sé un potere ben più grandi di quanto avrebbe mai pensato.
All’interno del romanzo vengono trattati diversi archetipi, a partire dagli spiriti, passando per le streghe fino ad arrivare a presenze ultraterrene che potremmo definire simili a demoni, ma di cui non parlerò oltre per non fare inutili spoiler.
Il libro è acquistabile sul sito Nero Press oltre che prenotabile in libreria e su tutti i maggiori store online.
Morte in aprile, di José Luis Correa
Lei si addormentò, o finse di addormentarsi, molto prima di me, non per niente io mi ero alzato dopo mezzogiorno. Mi dedicai a sentirla respirare accanto a me, ad ascoltare i suoi gemiti, a sentire il suo profumo, a vegliarle il sonno, ad accoglierla nell’incavo delle mie braccia quando si girò e si accoccolò lì come se avesse intenzione di restarci a vivere per sempre. E mi dedicai a restituirle ognuno dei suoi baci, veri o sognati, e a ricevere il calore del suo corpo e a desiderarla di nuovo e sempre con dolcezza.
Torna Ricardo Blanco, detective di Las Palmas che sembra venuto fuori da un altro tempo, duro e cinico a volte, ma anche goffo e sentimentale, creatura sull’orlo dell’estinzione, che non si rassegna alle ingiustizie e lotta strenuamente contro di esse, anche gratis se occorre, pur di mettere a nudo le nascoste verità in cui viene continuamente invischiato.
Questo secondo capitolo delle sue avventure è forse più profondo rispetto al primo, la sua personalità si delinea in maniera più precisa, dipingendone la forza e la fragilità con tratti da maestro. Correa, a suo modo, è un maestro. Abile nel tessere una ragnatela in cui invischiare il suo amato protatonista, abile nel mettere in piedi situazioni anche al limite del credibile, che il lettore finisce per accettare per buone perché, si dice, è il mondo di Ricardo Blanco a essere al limite del credibile.
Le passioni del detective vengono stravolte in questo romanzo da un serial killer spietato e lucido, pur nella sua pazzia. Le persone che ama verranno trascinate in un vortice che rischia di portarsi via quello stesso mondo di Blanco, così variopinto, vivido, indimenticabile.
Il sentiero di rose, di Marcello Gagliani Caputo

Opera Sei, di David Riva
Devil Red, di Joe R. Lansdale

La sottile linea scura, di Joe R. Lansdale
Lansdale ci ha abituati, nel tempo, al suo stile impressionista. Attraverso le parole è in grado di rievocare suoni, odori, immagini di un America in stato confusionale, nell’epoca dei conflitti razziali, come nel bellissimo “In fondo alla palude”, tanto per citare un altro dei suoi romanzi più riusciti. La Sottile Linea Scura si colloca in questo filone in maniera violenta e, quando giriamo l’ultima pagina, lo facciamo con la consapevolezza di avere imparato qualcosa di quel tempo, di quei luoghi, della gente che vi viveva. A raccontare questa storia è un anziano Stanley Mitchell, che ripercorre le vicende della sua giovinezza, tornando all’estate del 1958, nella cittadina di Dewmont in Texas, estate in cui il ragazzino Stanley si ritrovò di botto sparato fuori dall’adolescenza verso le realtà, a volte crude, a volte drammatiche, dell’età adulta.