Quinta settimana di volo

Giorno 29


Il dottor Lowell continua a passare il cibo e l’acqua a Neville, ma sono due giorni che il sergente non tocca niente.
Dubitavamo persino fosse vivo, poi lo abbiamo sentito muoversi.
Il dottore è preoccupato per la sua salute, vorrebbe interrompere l’isolamento in anticipo ma il comandante è stato irremovibile.
Nina stanotte è tornata da me.
Abbiamo fatto l’amore, in silenzio, attenti perché non ci sentissero…
Il suo corpo è caldo e avvolgente… il suo profumo al gelsomino inebriante… al punto da ubriacarmi.
Non voglio scrivere altro.
Le mie emozioni me le voglio tenere dentro.

Giorno 30
Dell’incrociatore Mishima ancora nessuna traccia.
Però oggi è successa una cosa strana.
Ho sentito Neville borbottare da dentro la cassaforte.
Parlava con qualcuno, almeno così sembrava, e ho sentito di nuovo quelle parole: PROGETTO EXECUTIVE.
Vorrei parlarne con Nina, ma non voglio preoccuparla ulteriormente.
Ha già così tante difficoltà a restare di buon umore…
La morte di Reiko l’ha trasformata da agente sicuro e deciso a donna in fondo fragile.
Ma la sua forza è solo sopita, so che pesto riemergerà e quando lo farà sarà con una veemenza incontrollabile… ho questo timore.

 

Giorno 31


Ogni giorno che passa è un attimo di vita in più.
Ogni giorno che passa è un battito di vita in più.
Ma da un momento all’altro, può bastare un attimo, un attimo di morte… e tutto finisce. Tutto scompare. Nel freddo vuoto del nulla eterno.
Mi sono ritrovato a riflettere sulla morte di Reiko e ho formulato questi pensieri… strano, non sono tipo da pensare in questo modo.
Ho sempre affrontato i pericoli a muso duro, momento per momento, senza soffermarmi a vederne i risvolti più neri…
Sarà forse che oggi Nina mi è parsa ancor più chiusa dei giorni scorsi, o perché il dottor Lowell mi ha chiesto se secondo me avevamo speranze di successo…
Non so.
Non lo so.
Ma no. Non credo.
Oggi poi ho sentito di nuovo Neville borbottare delle cose… e quello che ho sentito mi ha messo il freddo addosso.
Parlava nella lingua oscura, ne sono sicuro… le sue parole erano incomprensibili…
Così sono andato da Lowell e gli ho chiesto se Neville stava prendendo le sue pillole per l’insonnia.
Mi ha detto che naturalmente gliele passava
Un atroce dubbio mi ha assalito.
Neville sta prendendo quelle maledette pillole?

Giorno 32
Ho sottoposto il quesito al comandante, chiedendogli se non fosse il caso di entrare per controllare che Neville abbia preso le sue pillole.
“Se non le ha prese” mi ha risposto Nazoko “peggio per lui. La cosa non ci riguarda affatto.”
Dovevo aspettarmi una risposta del genere.
Oggi Nina era di umore migliore, abbiamo parlato a lungo, chiusi nella sua cabina. Ora la conosco un po’ di più.
So ad esempio che ha perso sua madre in un attentato che aveva nel mirino suo padre, alto esponente della Bauhaus, un tipo duro, che l’ha cresciuta come fosse un maschio, iniziandola alla carriera militare ancor prima che lei potesse capire la differenza tra una bambola e un bersaglio della forma di un manichino.
Fu il regalo del suo dodicesimo compleanno: una grossa bambola di pezza tutta inghirlandata alta come una persona vera… che nascondeva in realtà la funzione di un bersaglio umano su cui lei si sarebbe poi esercitata nelle arti marziali e nel tiro a segno.
Ha avuto solo un uomo nella sua vita, un colonnello che avrebbe dovuto sposarla per ordine di suo padre, ma che per fortuna era rimasto ucciso in un’azione su Venere, lasciando così libero il posto di pretendente.
Posto che è sempre rimasto vuoto.
Fino ad oggi.

Giorno 33
Oggi abbiamo incontrato la Sole Nascente.
Abbiamo ricevuto a bordo il Generale Takeshi Arada, assieme al suo secondo Hiroshi Taro e al Jito Yama Watanabe.
Arada è un uomo dall’aria grave, dal volto scolpito nella pietra e gli occhi infossati, cerchiati di nero.
Nazoko mi ha chiesto di partecipare all’incontro, che si è svolto in via privata nella sala del consiglio.
Arada ci ha detto chiaramente che ritiene la nostra missione assurda e priva di senso, un autentico suicidio che solo l’Alleanza poteva concepire.
Ci è parso subito chiaro che Arada non veda di buon occhio l’Alleanza, in breve… dev’essere un vecchio guerrafondaio, che crede fermamente nei valori antichi della Mishima.
Hiroshi Taro ci ha poi spiegato che sarebbe stato Yama Watanabe l’uomo che avrebbe preso il posto di Reiko.
Ottimo elemento, il migliore della sua classe, decorato due volte per atti di eroismo, cecchino professionista, esperto in armi bianche, eccetera eccetera… insomma un vero guerriero.
Ho fatto presente a Nazoko che noi avremmo avuto bisogno di un ingegnere e Yama è intervenuto precisando di essere ingegnere nucleare plurilaureato.
Apparentemente quindi, Yama Watanabe è il nostro nuovo Jolly.
Forse la mia è solo invidia, forse pensavo di essere io l’unico Jolly… ma c’è qualcosa che non mi convince. Yama è troppo perfetto
Troppo.
Quando infine Arada e Taro ci hanno lasciato, Nazoko ha presentato Yama al resto dell’equipaggio.
Quando si è trattato di parlare di Neville, il Jito ha voluto sapere tutti i particolari che hanno visto la morte di Reiko Anori.
Nazoko è stato più che conciso dicendo che Neville sta scontando la punizione ma che per motivi logistici domani sarà reintegrato nell’equipaggio.
Yama non ha battuto ciglio.
I suoi occhi però hanno qualcosa… che non riesco a decifrare.

Giorno 34
Stamattina Neville è uscito dalla cassaforte.
Era emaciato… due profonde occhiaie scure circondavano due occhi sgranati ma spenti. Era nudo, per qualche misterioso motivo si era tolto tutti gli indumenti e la sua pelle era pallida e scarna.
La forte muscolatura di Neville stranamente non si era solo asciugata, sembrava completamente scomparsa…
Dire che il sergente sia pelle e ossa è un vero eufemismo.
Nella cassaforte abbiamo trovato dodici pillole ancora sane, perfettamente allineate al centro del piccolo ambiente.
I miei sospetti erano fondati.
Quando è uscito, Neville ci ha sorriso in modo orribile, esponendo una fila di denti gialli e rilasciando un fiato nauseabondo.
Anche i suoi capelli erano strani, stopposi e ingrigiti…
Se non sapessi che è impossibile, direi che l’Oscura mano di Demnogonis ha corrotto la sua anima…
Ma nessuno è entrato in quella cassaforte, quindi nessuno può averlo trasformato in un Eretico…
O invece sì?
Ne ho parlato a Nazoko, il quale pur dubbioso, ha acconsentito a fare un esperimento.
Siamo andati da Neville in gran segreto e, chiusi nella sua cabina, lo abbiamo immobilizzato.
Non abbiamo avuto grosse difficoltà, Neville non ha neppure cercato di reagire. Sorrideva, invece… in quel modo inquietante e divertito… come se si facesse beffe di noi…
Nazoko si è sfilato dal collo il medaglione col sacro simbolo della Fratellanza e glielo ha messo al collo.
Neville non ha fatto un fiato.
Continuava a sorridere.
Gli ho prelevato del sangue con una siringa, poi lo abbiamo lasciato andare.
Sono andato da Lowell e gli ho chiesto di analizzare al più presto quel sangue. Quando mi ha chiesto spiegazioni sono stato evasivo, ma gli ho comunque detto che era di Neville.
Secondo Nazoko è semplicemente impazzito, la sua non-reazione di fronte al simbolo della Fratellanza è già di per sé una prova che non può essere un Eretico… tuttavia a me non basta.
In serata Yama mi si è avvicinato e mi ha chiesto se secondo lui poteva parlare con Neville.
Gli ho detto che solo il comandante può autorizzarlo e gli ho domandato perché, cos’ha da dire a Neville.

Mi ha risposto che non è tanto quello che ha da dire, quanto quello che vuole sentire da lui… vuole conoscere i dettagli della morte di Reiko Anori… vuole sapere cos’è successo in quella dannata cassaforte
Di una cosa sono certo: Yama ci nasconde qualcosa.

Giorno 35
Ieri notte Nina è venuta nella mia cabina.
Pensavo volesse fare l’amore… ne avevo una voglia smisurata… ma il suo volto tirato significava che la sua presenza lì era dovuta ad altro.
Mi ha detto di seguirla.
Siamo andati fino alla cassaforte, poi ha tirato fuori una torcia e siamo entrati al suo interno.
Le ho chiesto cosa cercasse e lei mi ha risposto che non cercava niente, che aveva già trovato…
Così ha fatto luce su un angolo della cassaforte.
C’era un frammento di roccia… non un sasso, ma qualcosa di molto grezzo, frastagliato… come… un frammento di asteroide.
Le ho chiesto cosa significasse.
Ci siamo seduti alla penombra della torcia e Nina ha cominciato a parlare.
“Dopo che io e Reiko abbiamo riparato l’esterno della nave” ha iniziato” ti ricordi? Quando siamo stati investiti dalla pioggia celeste? Quando siamo rientrati Reiko mi ha mostrato quel pezzo di roccia, dicendomi che era incastrato nella lamiera esterna. Le ho chiesto perché lo teneva e mi ha risposto di non saperlo, che semplicemente… le piaceva .”
Ho guardato di nuovo nell’angolo soffermandomi sul pezzo di asteroide.
Era vero. Aveva qualcosa… che piaceva anche a me.
“Capisci i miei dubbi?” ha continuato Nina “Perché è qui dentro quel sasso?”
Le ho risposto che forse Reiko l’aveva indosso quando Neville l’ha trascinata dentro per ucciderla, ma Nina mi ha risposto che lei e Lowell avevano ripulito l’interno dal sangue e che non c’era proprio niente lì dentro… NIENTE.
“Quindi pensi che l’avesse Neville?” le ho domandato. “Forse l’ha preso a Reiko quando l’ha uccisa.”
“E perché?” ha ribattuto lei.
A quella domanda stiamo ancora cercando una risposta.

Giorno 35 – seconda parte
Lowell oggi mi ha preso da parte, chiedendomi dove accidenti avevo preso quel sangue, che NON POTEVA essere di Neville.
Gli ho domandato perché pensasse una cosa del genere.
Mi ha risposto che quello NON E’ sangue umano, non del tutto almeno. Dentro ci sono geni sconosciuti… esattamente come quelli che si possono rilevare nel sangue di un Eretico.
Abbiamo immediatamente riferito questa scoperta al comandante Nazoko e siamo andati a prelevare Neville dalla sua cabina.
Dentro però, lui non c’era.
Chiamati a raccolta Yama, Uber e Nina, ci siamo divisi e sparpagliati per tutta la nave alla ricerca di Neville.
Abbiamo passato l’intera giornata a cercarlo.
Non lo abbiamo trovato.
Sembra svanito nel nulla.
La sera ci siamo radunati e dopo aver riferito sia delle analisi del sangue di Neville sia del frammento di meteorite, abbiamo dichiarato lo stato di allerta. Nazoko si è rifiutato di avvertire la base, decidendo di voler prima metter le mani su Neville e POI informare l’Alleanza.
Ha trovato tutti in disaccordo, ma il comandante è lui.
Domani riprenderemo le ricerche.

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Informazioni su Daniele Picciuti

Ultime pubblicazioni: Ritorno alla Mary Celeste (Dunwich Edizioni, 2013) I racconti del sangue e dell'acqua (Bel-Ami Edizioni,2011), Uomini e spettri (racconto in antologia, Bel-Ami Edizioni), Mistero (racconto in antologia, Il Mondo Digitale Editore). Presidente Ass.ne Cult.ne Nero Cafè Capo Redattore Magazine Knife Vice-responsabile Nero Press Edizioni

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