Archivio | aprile 2013

Ditemi cosa avete letto e (con un po’ di fortuna) vi regalo un libro

giftbookOggi vi parlo di un’idea. Ve la presento come contest, ma in realtà voglio sapere da voi qualcosa.

Non prenderò molto spazio, non la farò lunga, perciò fatevi forza e provate a finire la lettura di queste poche righe. L’idea è quella di un esperimento. In questo momento, l’Italia è piena zeppa di gente che scrive (eh, ci sono anch’io!). Che scrive e che vuole pubblicare, in un modo o nell’altro. Ma di questo abbiamo già parlato qui.

Però, quante di queste persone amano leggere altri autori italiani? Quanti di questi sono emergenti che hanno pubblicato con piccole case editrici?

Se anche voi siete degli autori (via, anche se non lo siete!) e se avete voglia di mettervi in gioco, rispondete in coda a questo blog, con i vostri commenti: ditemi chi avete letto (un autore italiano, anche più di uno) dicendo se vi è piaciuto o no, e perché. Non sarebbe male se specificaste anche il genere del libro (così, per capire anche i vostri gusti in fatto di letture).

Fra tutti quelli che risponderanno, entro il 31 maggio,verrà sorteggiato un fortunato con il solito metodo (Random.org) a cui regalerò la copia di un libro Nero Press Edizioni a vostra scelta fra quelli qui sotto:

Per ironia della morte (Claudio Vergnani)

L’Autunno di Montebuio (Danilo Arona e Micol Des Gouges)

I Racconti del Laboratorio (Autori Vari)

Minuti Contati (Autori Vari)

Se foste stati così bravi da averli già acquistati tutti, ci possiamo sempre accordare su una delle nostre prossime uscite. Una è già stata annunciata: Editoria. Istruzioni per l’uso (Laura Platamone).

 

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Racconto Criminale, un’esperienza a più mani

Nel 2009, io e sei amici scrittori, in quel forum che tanto fece parlare di sé al tempo in quanto fucina di giovani talenti – sì, sto parlando del forum di Edizioni XII – scrivemmo Racconto Criminale, un omaggio a quel Romanzo Criminale di De Cataldo cui tanto si è parlato. Il lavoro di squadra fu molto divertente anche se altrettanto stressante. A coordinare tutto il lavoro si mise di buona lena Nicola Roserba, che ha curato anche la prefazione del libro, e alla fine venne fuori un buon prodotto che vinse una gara letteraria tra blog: L’Adunanza, edizione 2009.
Oggi posso annunciare a tutti voi che Racconto Criminale è disponibile in free download – sì, vero… già da un po’ – edito sotto il marchio di Nero Press Edizioni.

Gli altri autori sono appunto Nicola Roserba, Federica Maccioni, Grazia Gironella, Antonino Alessandro, Salvatore Esposito e Paolo Di Pierdomenico che ha, tra parentesi, scritto un interessantissimo articolo sull’argomento sul suo blog, che vi consiglio di andarvi a leggere.

Se volete scaricarlo, potete andare direttamente nel Nero Store e scegliere il formato che fa per voi (pdf, epub, mobi).

Di seguito, uno stralcio della prefazione di Nicola Roserba:

Racconto Criminale nasce come esperimento di scrittura a più mani – arte quanto mai ostica, credetemi – e per raccogliere un amichevole guanto di sfida lanciato alla comunità letteraria di cui io e gli altri autori della squadra facevamo parte in quel momento. Era una competizione tra comunità letterarie, che mirava a eleggere la migliore dell’anno. Le cose, per quanto riguarda la gara, sono andate bene.

Ed ecco a voi anche l’incipit della novella:

Roma scorre davanti ai miei occhi. Torrenti di vita fluiscono fuori dai finestrini come immagini di quelle nuove televisioni a colori che costano una fortuna.
Guardo, ma non vedo. Prima di un’azione tendo a estraniarmi. Gli altri mi danno del freddo, del calcolatore, del pazzo. Forse hanno ragione, non lo so, ma quello che stiamo per fare non sarà una passeggiata.
Ripasso mentalmente le decisioni che abbiamo preso, come al solito. È una mia fissazione e agli altri non dico niente, e comunque non deve esserci niente di cui parlare, a questo punto. Se venissero fuori dei dubbi, sarebbe il caso di lasciar perdere, perché vorrebbe dire che qualcosa non va.
Mi chiudo in me, e ripasso. Tutto è calcolato, previsto, misurato. È come una danza. Deve esserlo. Nulla può essere lasciato all’improvvisazione, soprattutto con i compagni che mi ritrovo questa volta. Quelle serate nel retro del bar da Kocis devono aver prodotto un piano decente, o siamo fregati.
Il fischio di una frenata riaccende il volume del mondo e mi strappa ai miei pensieri.

Buona lettura!