Primo e ultimo post dell’anno
È così, il 2019 è stato talmente pieno di cose da fare che ho del tutto trascurato il mio blog. Vabbè che lo sappiamo, ormai i blog sono fuori moda, siamo nell’era dei social, ma pure lì ammetto di aver latitato. Non so se sia più per mancanza di tempo o di voglia, ma il mondo di internet comincia ad andarmi stretto. Troppe cose tutte insieme, che girano, vorticano in un tumulto di notizie di cui tutti leggiamo a mala pena il titolo e i cui contenuti spesso sono fasulli, travisati o solamente irritanti. Così anche questo spazio, che un tempo coltivavo con più cura, è ormai un posto pressoché abbandonato. Certo, cerco di tenere aggiornate le notizie riguardo le mie pubblicazioni, ma non vi è molto di più.
Anche ora, mentre scrivo, mi sembra di cucire parole su uno schermo ben sapendo di tessere niente più di un pezzo di stoffa senza valore. Non un golfino, non un paio di guanti, non una maglia, ma solo un lembo di un qualcosa che non ha alcuna forma. Perché la vita stessa, a volte, sembra non avere una forma precisa e quella che noi le diamo è sono un’ombra una parvenza di ciò che auspichiamo.
Non volevo finire sul parafilosofico.
Il 2019 è stato un anno intenso per quel che riguarda Nero Press Edizioni. Non tanto per la quantità di pubblicazioni, che è forse persino diminuita rispetto allo scorso anno, ma per una serie di scelte che hanno portato a un consolidamento strutturale e organizzativo non indifferente. Insomma, abbiamo bandito la Black Window (nuovo sistema di ricezione manoscritti), avviato la pubblicazione in print on demand su Amazon di alcuni dei nostri ebook, partecipato a diverse fiere nella seconda metà dell’anno, avviato un Concorso Steampunk per testi e illustrazioni, e altro ancora è in divenire.
Per quel che riguarda me, non ho smesso di scrivere, anzi sto portando avanti i miei progetti (un romanzo è in effetti concluso e in fase di revisione), anche se con la consueta lentezza che contraddistingue chi ha sempre troppo poco tempo a disposizione. Il 2020 porterà senz’altro news editoriali interessanti o, almeno, da queste parti ce lo auguriamo (plurale maiestatis).
Detto ciò, non mi resta che augurarvi buon Natale, buon anno e, se non ci vediamo prima, buona Pasqua e buon ferragosto! (chi indovina la quasi-citazione?)