Seconda settimana di volo

Giorno 8
Tutto a posto, nessun evento degno di nota.
Tranne uno: la noia.

ps
Nina continua a guardarmi in un modo…

Giorno 9
Stamattina ci siamo svegliati in mezzo alle urla.
Mi sono catapultato fuori dalla mia cabina e quasi mi sono scontrato con Nina. Era seminuda, aveva solo un paio di slip e una canottierina trasparente che ne esaltava tutto lo splendore.
Ho avuto un’erezione istantanea, il che mi ha costretto a un certo imbarazzo… tuttavia lei non se n’è accorta. Mi ha detto di aver sentito urlare Reiko… e immediatamente ho pensato a Neville.
Poco dopo è comparso il dottor Lowell e tutti e tre ci siamo precipitati nella cabina di Reiko.
Era chiusa dall’interno, l’abbiamo chiamata e solo dopo qualche istante il portello si è aperto. Lei era in preda a una crisi, piangeva e tremava come una foglia. Si è sporta in avanti e ha abbracciato Nina così forte da farle male.
Non c’era nessuno nella sua cabina. Neville e il comandante sono apparsi di lì a pochi secondi. Persino Uber è comparso. Ci ha riferito di aver sentito delle vibrazioni sospette provenire dalla cabina di Reiko.
Alla fine si è calmata e ci ha spiegato tutto: il sogno.
Ha sognato di trovarsi su Nero e di essere catturata dai Necromutanti. Ha sognato di essere torturata, seviziata… ma non uccisa. Si divertivano a tenerla in vita, usando pezzi del suo corpo per rattoppare le ferite dei Legionari Non-morti.
Il suo racconto ci ha nauseato, ma anche terrorizzato.
Persino Neville taceva ed era pallido.
Alla fine se ne è andato biascicando qualcosa circa l’assurdità del sogno, ma so che ne è rimasto colpito… come ha colpito noi.
Il resto del giorno è trascorso in modo strano.
Disagio e silenzio.
Fino a sera.

Giorno 10
Stanotte ho sognato anch’io.
Qualcosa di agghiacciante, di irraccontabile.
Lo stesso sogno fatto da Reiko, a grandi linee, ma più lungo… perché io vedevo qualcosa… di abominevole. Non lo posso dire. Non ancora.
C’è qualcosa che non va… nel sogno, nella realtà.
Gli altri mi guardano come se si chiedessero qualcosa.
Non capisco, devo riflettere. Aspettare.
Aspettare.

Giorno 11
Sogni o allucinazioni?
Quello che sta succedendo a bordo della Croce del Nord è inquietante… ci porta al limite dell’umana ragione… e oltre… verso i confini del mondo del Signore dei Sogni… Muawijhe!!!
E’ opera sua. Ne sono certo, non è possibile altrimenti,
Questi sogni, questi incubi… che tutti noi facciamo… Sì, TUTTI!
Questa mattina ci siamo riuniti in sala mensa e ne abbiamo parlato ampiamente. TUTTI noi abbiamo sognato le caverne oscure di Nero, il Pozzo delle Torture, gli anfratti nascosti del mondo di tenebra degli Apostoli… è Muawijhe che ci avverte di non proseguire, di non andare oltre, di voltarci e tornare indietro.
Il dottor Lowell ci ha spiegato che da stasera prima di andare a letto ci somministrerà un farmaco progettato dalla Cybertronic volto a impedire alla mente di sognare. Questo dovrebbe permetterci di non avere altri incubi, anche se, come ha precisato lui stesso, avremo maggiori difficoltà a dormire. Il farmaco infatti impedisce alla nostra mente di raggiungere lo strato più profondo del sonno, relegandoci sulla soglia del dormiveglia. Lui le chiama pillole per l’insonnia… nel senso che “provocano” l’insonnia, non la curano.
Si prospettano quindi delle lunghe notti…
Ma è l’unico modo per tenere Muawijhe lontano da noi.
Sappiamo tutti che riuscirebbe a farci impazzire man mano che ci avvicinassimo a Nero…
Non a caso oggi Neville ha avuto un attacco di isteria, aggredendo ancora Reiko. Pretendeva che lei andasse con lui in cabina! Non c’è stato bisogno del mio intervento, per fortuna… perché era presente il comandante Nazoko. L’ha preso da parte e ha minacciato di chiuderlo nella cassaforte se avesse insistito.
Neville non ha battuto ciglio, ma ha lasciato perdere.
Però le cose tra lui e Reiko vanno sempre peggio… e questo non va bene. Proprio per niente.
La missione rischia di risentirne in maniera vitale.
Ne devo parlare a Nazoko.
Mi hanno appena bussato alla porta. E’ Nina…

Giorno 12
Nina. Nina.
Nina…
Ieri notte è successo.
Dopo essere venuta nella mia cabina mi ha chiesto cosa ne pensassi dei sogni che stiamo avendo tutti… e non ha retto. E’ scoppiata in lacrime, un pianto nervoso che mi ha stretto il cuore… e non ho potuto… resistere.
L’ho abbracciata, lei si è girata a guardarmi, i nostri occhi si sono trovati, amati… e le nostre labbra si sono toccate, affondando poi in un unico respiro d’amore.
Amore… sì, perché l’amo. L’ho amata da subito, dal primo momento.
Dovrei sentirmi ridicolo a dirlo, ma è così.
Penso a lei… e rivedo il suo corpo, i suoi seni sodi, le sue mani avvolgenti… i suoi occhi splendenti…
E non posso… non posso pensare a quello che c’è nelle casse giù… nascoste nella stiva… il bottino di guerra saccheggiato meno di sei mesi fa in una base segreta della Cybertronic… una potentissima arma nucleare… una bomba ad alto potenziale in grado di spazzare via dalla faccia di Nero metà della sua orrida popolazione! Sperando poi che le radiazioni facciano il resto…
Ma non posso neanche immaginare che Nina… muoia con noi.
Lei che è così bella… così dolce… così mia…
MIA!

Giorno 13
Oggi la base di Luna ci ha contattato per darci dei ragguagli.
Pare che abbiano intercettato una comunicazione dell’Oscura Simmetria che, tradotta a grandi linee, sembrava contenere l’ordine di dare la caccia agli incursori… e non ci sono altri incursori che noi…
Quindi sanno che stiamo arrivando… e certamente ci riserveranno un’accoglienza indimenticabile.
Prima o poi verremo attaccati da una nave nemica… è solo questione di tempo…

ps
Nina è stupenda. Stare con lei mi fa dimenticare l’orrore della guerra.
Da tenere d’occhio Neville. Vedo che ci osserva…

Giorno 14
Oggi Grant Neville ha superato ogni limite.
Ha seguito Reiko negli spogliatoi e ha minacciato di chiuderla nella cassaforte se non si prestava ai suoi diabolici giochi perversi…
Lei, orgogliosa com’è, gli ha risposto prendendolo a pugni e i due si sono letteralmente massacrati di botte…
Quando siamo intervenuti, lei aveva numerosi ematomi in viso e sul corpo, mentre Neville sanguinava da un’occhio e si stringeva i calzoni all’altezza dell’inguine.
Il comandante Nazoko è andato su tutte le furie, li ha puniti con una notte in cassaforte
Insieme.
Nina ha protestato per quella decisione e lo stesso abbiamo fatto io e il dottor Lowell.

Il comandante non ha voluto sentire ragioni.
E’ stato interpellato persino Uber che ha stimato un 30% di probabilità che Neville approfitti della situazione per violentare Reiko.
Nazoko è rimasto sordo a ogni protesta.
Secondo lui, in quel buco Neville non potrà fare nulla.
Spero solo abbia ragione.
A volte mi chiedo se non dovrei prendere il comando della Croce del Nord, sollevando il comandante dall’incarico. Purtroppo non conosco alla perfezione i comandi, quindi non so quanto saprei pilotare la nave…
Quando ho preso da parte Nazoko per fargli cambiare idea, il comandante mi ha accusato di ammutinarmi e ho sentito la sua mente penetrarmi dentro… leggermi nella testa…
L’ho scacciato, ma ormai aveva letto i miei pensieri… e ha trovato Nina.
“il prossimo ad entrare là dentro!” mi ha rivelato rabbioso” non sarai tu, ma NINA! Questo ti farà più male che se toccasse a te!”
Lo avrei ammazzato, in nome del Clan, se non fosse per me disonorevole uccidere qualcuno a sangue freddo.
Nemici tra di noi… non abbiamo una sola chance di successo.
Neanche una…

Giorno 14
Stanotte dalla cassaforte si levavano pianti e urla che hanno tenuto sveglio l’intero equipaggio.
Ci siamo affollati davanti alla cassaforte senza poter fare nulla, perché il comandante si era chiuso nella sua cabina rifiutandosi di uscire.
Nina ha iniziato a prendere a calci il grosso cubo di metallo gridando a Neville che gliel’avrebbe fatta pagare cara. Lowell ed io abbiamo fatto altrettanto ma dall’interno non venivano che lamenti e grida…
Non una sola parola compiuta…
Al mattino eravamo ancora tutti svegli.
Quando Nazoko è comparso, lo abbiamo guardato come il peggiore dei mostri… ma lui ha finto indifferenza ed è andato ad aprire la cassaforte.
Dal buio è emerso Neville.
Aveva il viso ferito e le mani insanguinate, i vestiti laceri e lo sguardo folle di chi abbia camminato in bilico sul baratro…
Nina è entrata immediatamente nella cassaforte.
Ha urlato quasi subito.
Mentre noi entravamo lei usciva a rotta di collo, correndo dritta contro Neville. L’ha preso per il bavero e l’ha scaraventato contro la parete opposta con una tecnica di arti marziali che non avevo mai visto prima.
La cosa che mi ha lasciato sbalordito è stata la facilità con cui ha sollevato il sergente… nonché la rabbia che aveva negli occhi. Ogni traccia di dolcezza in lei era scomparsa.
Dentro era un mattatoio.
Di Reiko non restava che un corpo senza vita.
Aveva il collo spezzato, l’inguine e le cosce bagnati di sangue e i seni squarciati da quelli che sembravano morsi.
Quel mostro l’aveva uccisa a mani nude…
Sono uscito dalla cassaforte pensando che quella donna avrebbe potuto essere Nina…
…e l’ho vista fuori, mentre massacrava a pugni il sergente Neville.
L’uomo fissava il vuoto sorridendo mentre lei lo colpiva ripetutamene al volto, ormai rosso per tutto il sangue che aveva perso dal naso.
Lowell e Nazoko sono intervenuti per fermarla… ma in quell’istante ho capito che niente avrebbe potuto fermarla. Si è liberata di loro, con una mossa straordinaria, atterrando il primo con uno sgambetto e il secondo con un calcio allo stomaco.
Agente Speciale della Bauhaus. Ora capisco perché è stata scelta.
L’ho chiamata per nome, pregandola di smettere.
Al terzo richiamo si è finalmente placata.
Neville giaceva ai suoi piedi rantolante.
C’era così tanto sangue sul pavimento… ne ero nauseato, così come lo era Lowell.
Il comandante e il dottore hanno poi potuto ricoverare Neville nell’infermeria, non prima che Nazoko le dicesse che sarebbe rimasta nella cassaforte per sei giorni consecutivi.
Follia. Sottile e spietata.
A quanto pare le pasticche del dottor Lowell non stanno avendo un effetto positivo su di noi, tutt’altro…
Nina non ha obiettato a quell’ordine.
Ha preteso soltanto di potersi occupare del funerale di Reiko Anori.
Il comandante, con nostra somma sorpresa, le ha dato il permesso.
La bara è stata rilasciata nello spazio profondo in silente contemplazione.
Poi Nina mi ha guardato ed è andata a chiudersi nella cassaforte.
Il comandante Nazoko sorrideva.

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Informazioni su Daniele Picciuti

Ultime pubblicazioni: Ritorno alla Mary Celeste (Dunwich Edizioni, 2013) I racconti del sangue e dell'acqua (Bel-Ami Edizioni,2011), Uomini e spettri (racconto in antologia, Bel-Ami Edizioni), Mistero (racconto in antologia, Il Mondo Digitale Editore). Presidente Ass.ne Cult.ne Nero Cafè Capo Redattore Magazine Knife Vice-responsabile Nero Press Edizioni

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