Mistero, l’antologia “fantastica” che non potete perdervi
È finalmente arrivata. In molti l’aspettavamo, per molteplici ragioni.
La prima: dentro ci sono racconti fantastici e misteriosi, che vi trascineranno in storie che non dimenticherete.
La seconda: gli autori. C’è gente in gamba dentro, “emergenti” – ma quanto odio questa parola, che significa solo: “emergere dal limbo di scrittori-sconosciuti-al-grande-pubblico” e non “emergere come autori” – insomma, persone che qualche premio qua e là han vinto, qualche pubblicazione in giro ce l’hanno, uno stile proprio anche.
La terza: una nuova realtà, quella de Il Mondo Digitale Editore, affacciatosi nel tumultuoso mare dell’editoria da poco tempo, ma che ha idee chiare in proposito; ovvero: cartaceo ed ebook, insieme, per soddisfare le preferenze di chi è affezionato – giustamente – al libro profumato di stampa e di chi, invece, per non incidere troppo sulle proprie tasche o per sfiducia verso autori “emergenti”, preferisce scaricare l’opera direttamente sul proprio Pc.
La quarta: prezzi contenuti. Ma potete vederli direttamente sul sito dell’editore.
E ora a noi, parliamo di cose veramente interessanti. I racconti.
Cominciamo con I monacheddi, di Simone Lega. Scritto con la maestria di chi fa dell’horror la sua seconda casa, questo pezzo regala brividi sinuosi a ogni dannata riga. Cimentarsi per credere. Vi giuro che, alla fine, correrete a stuccare anche la più piccola crepa nel muro di casa vostra!
Se invece amate le favole, quelle deviate, distorte dal genio di una mente sagace come quella di Stefano Pastor, non potete perdervi Ranocchio. Questa fiaba nera racchiude i sogni e le speranze di una donna insoddisfatta, mischiate all’incubo di un’oscura maledizione. Non osserverete più le rane con gli stessi occhi.
Terzo racconto: Il libro di Malanina, di Luigi Musolino. La lettura corre sinuosa tra le righe, addentrandovi a poco a poco tra le pieghe oscure di Idrasca – che sta a Musolino come Derry sta a Stephen King, se cogliete l’equazione – da cui uscirete profondamente turbati, soprattutto se vi è capitato di imbattervi in qualche vecchio rudere da quelle parti. Se invece dovesse capitarvi, ricordatevi di starne lontano, o proteste appestarvi l’anima!
Nicola Roserba, anche curatore dell’antologia, ci presenta Oltre la collina, una storia d’amore di quelle di una volta, che risuona come un concerto di flauti e arpe celtiche, tra alti dolmen vergati da simboli runici e inossidabili superstizioni.
Eccoci a me: l’occhio di Arge, già finalista a Usam qualche tempo fa, vi condurrà nell’ardente Sicilia, sul ciglio di un promontorio a picco sul mare, tra la gente di Carnissi, villaggio costiero nella cui storia si cela un antico segreto. I rimandi al grande H.P. Lovecraft, in termine di ambientazione più che di stile, sono ricercati.
La ragazza spezzata, di Alfredo Mogavero è un pezzo che non dimenticherete. L’autore ci narra la storia di una giovane morte, di un destino infame e di un corvo innamorato. Le righe del racconto sono ammantate da un’aura che sa di tristezza e malinconia, inducendo – a tratti – il respiro a fermarsi.
A seguire Il canto di Cuculo di Giordano Efrodini, una storia che racchiude le vicende di un intero popolo; tra realtà e leggenda, vedrete nascere, crescere e morire personaggi memorabili, seguendo l’evolversi di un lento e inesorabile destino.
A chiudere l’antologia è Federica Maccioni, con il bellissimo Sa Filonzana, storia di un amore terminato in tragedia, un amore che la morte non riesce a fermare, ma solo ad amplificare. Ambientazione formidabile, personaggi sospesi nel tempo, uno stile maturo, fanno di questo racconto – a mio parere – il migliore dell’antologia.
Congratulazioni! A presto.
Antologia che tutti devono avere:-)
Forza ragazzi! Chiunque lo legga e ha voglia di scrivere qui la sua recensione o anche solo opinioni, è il benvenuto! Sono disposto a discuterne insieme! 🙂