Mary Celeste: realtà o finzione?
In questi giorni si è parlato del mistero della Mary Celeste un po’ ovunque.
La storia, per chi non la sapesse, è presto detta: nel 1872 questo vascello venne ritrovato al largo delle Azzorre senza equipaggio a bordo, alla deriva. Gli uomini del Dei Gratia, che avvistarono il brigantino, dissero di aver riscontrato tracce di un incendio a bordo e la mancanza degli strumenti di navigazione, come se la nave fosse stata abbandonata in fretta e furia. Una corda penzolava libera fuori bordo.
Molte sono state le ipotesi sulla vicenda, accavallatesi nel tempo. La più accreditata sembra essere quella secondo cui il capitano Benjamin Briggs, a causa di un principio di incendio – e della concomitante presenza di alcol a bordo – comandò al suo equipaggio di lasciare in fretta la nave, mettendo in acqua l’unica scialuppa, ma assicurandola al vascello con una corda. Una volta che l’incendio fu passato – senza arrecare grossi danni al vascello – la corda si sciolse e gli uomini non riuscirono più a risalire a bordo, vagando alla deriva fino a morire, con ogni probabilità, nonostante la vicinanza della costa – altro mistero! – di stenti.
Maggiori dettagli sono reperibili in diversi luoghi del web, anche su Wikipedia.
Quello che mi ha colpito in particolare è stata la notizia di un avvistamento del veliero fantasma nello stesso punto dove fu ritrovato dall’equipaggio del Dei Gratia. Un autentico tuffo nel soprannaturale. Così mi sono dato da fare e ho cercato maggiori notizie in rete.
Il noto “cacciatore dei misteri” italo-americano Carlo Stein (l’immagine accanto è quella del ritrovamento che lo ha reso celebre) pare abbia organizzato una spedizione per conto dell’emittente televisiva per cui lavora, che avrebbe come scopo quello di trovare e “abbordare” la nave fantasma.
All’iniziativa sembra che partecipi anche un discendente di quel Gilman Parker che fu l’ultimo proprietario della Mary Celeste prima che venisse affondata.
La notizia è abbastanza confusa. Viene da chiedersi innanzitutto – ammesso e non concesso che si creda ai fantasmi – come sia possibile che la Mary Celeste navighi ancora in quelle acque se fu affondata al largo di Haiti. Ricordiamo infatti che Clive Cussler ne scoprì i resti durante una missione con la NUMA nel 2001, o almeno così egli sostenne, sia pur contro l’opinione di molti esperti.
C’è poi un altro interessante aneddoto. A guidare la “combriccola” sarà un pescatore del posto di nome Marcel (il cognome non è stato divulgato) che afferma di aver avvistato la Mary Celeste in una coltre di nebbia. Ma come può esser certo che si tratti proprio del nostro brigantino, se era immersa nella nebbia? Anche qui qualcosa non quadra.
Non è ancora stata divulgata la data in cui Stein partirà per Vila Do Porto (Isola Santa Maria, la più piccola delle Azzorre) o se si trovi già in loco. Di sicuro è già lì la fotoreporter Eva Ronchi, cui dobbiamo alcune delle foto che vedete. Erano tante, io ho inserito le più significative. Purtroppo non ho trovato scatti che immortalassero lei o Seth Parker. Anche il pescatore, non è chiaro se si tratti di questo Marcel o no.
L’impressione, nel complesso, è che le voci trapelate siano appunto voci di corridoio. Come se la questione non dovesse venir fuori prima del “fatto compiuto”. Forse un banale errore da parte della Ronchi, ansiosa di vedere online i suoi scatti?
In conclusione, l’impianto descrittivo dietro a questa vicenda pare un po’ montato e richiama certi film horror degli anni 80 (il riferimento a The Fog è immediato). Senza contare che la spedizione organizzata da Stein avrà un costo non esiguo e viene da chiedersi chi si sobbarcherà le spese. L’emittente tv? O Stein stesso?
La sensazione è che tutto quanto finirà con un incredibile buco nell’acqua anche se, lo ammetto, l’idea che una nave fantasma come la Mary Celeste veleggi ancora per mare è a dir poco affascinante.
Trackback/Pingback