Ventiseiesima settimana di volo (follia)
Giorno 170
Se fosse esistita una testimonianza del giorno in cui Lucifero precipitò all’Inferno, tale evento sarebbe stato descritto con le stesse parole che userò io per descrivere ciò che udiamo provenire dalla zona isolata.
Grida di creature immonde, indefinibili, che ci scuotono dentro scavando per ridurci all’osso dell’anima… lamenti, stridii, gorgheggi senza senso… tutto vorticosamente vicino… ma allo stesso tempo irraggiungibile, per nostra fortuna.
C’è un sentore di morte che non so descrivere…
Giorno 173
Sono ancora vivo. E sano di mente.
Incredibile… considerando i due giorni passati.
Allucinazioni, visioni, sogni, incubi, miraggi… il tutto condito dall’onirico battito del cuore nero della cassaforte … perché lo sappiamo ormai che LEI è viva… VIVA!
Due giorni di agonia.
Io mi sono addormentato. Shane si è addormentato.
L’unico a essere sveglio da ormai tre giorni, se non quattro, è Yama.
E’ un cadavere che deambula sull’astronave… che ci osserva dal torpore della sua aria trasognata… ma sempre vigile, nonostante tutto.
Io mi sono addormentato, dicevo. E ho sognato…
…una landa desolata, popolata da ghiacci eterni e ombre sinuose… creature indicibili che strisciavano verso di me… verso di noi, perché c’eravamo tutti… TUTTI, compresi Neville, Reiko, Uber e il dottor Lowell. Tutti quelli della spedizione… vivi ma allo stesso tempo segnati da una croce scarlatta sulla fronte… a simboleggiarne la morte.
E le ombre si addensavano su di noi… e vedevo una croce brillare sulla fronte di Yama, poi su quella di Shane, di Nina… e prendevo uno specchio per guardarmi… e allora vedevo la croce brillare sul mio viso…
Al mio risveglio quelle ombre sembravano ancora lì e ho iniziato a dare fuori di matto. Yama e Nina mi hanno bloccato e solo dopo un’ora sono tornato definitivamente in me. Non prima.
Quanto a Shane, ignoro i suoi incubi… ma al suo risveglio, ha tentato di strangolarmi. Mi è saltato addosso urlando, chiamandomi “Krysalis”… stringendo come un pazzo… tanto che ho creduto di morire.
Nina l’ha tramortito e quando si è svegliato, mezz’ora dopo, mi è venuto vicino implorandomi di scusarlo.
Naturalmente l’ho fatto.
Nessuno di noi è in sé.
Ogni incubo ci strappa via un lembo di umanità… e quando ne resteremo senza, allora non saremo più uomini, ma mostri.
Giorno 175
Dormire è come morire, svegliarsi è come sognare, sognare è come vivere… in un incubo di morte. Morte e orrore. Che ci prende, ci frantuma, ci disperde nel cosmo come polvere stellare…
Non capisco più il significato della vita.
Della nostra vita.
Così come non so perché Yama non voglia dormire.
Perché non voglia sognare…
Giorno 176
Yama dorme. Finalmente.
L’oscurità lo prenderà… come ha preso noi.
Sì, è così… siamo presi… siamo morti che camminano, esseri senza più una dignità, né un pezzetto di razionalità.
La ragione non vede oltre la paura.
Nina è laggiù, nell’angolo… che trema.
Shane è seduto di fronte a Yama, lo guarda mentre dorme… e in mano stringe un pugnale. Gli ha già inferto tre piccole ferite sul petto… e so che brama per cibarsi del suo sangue…
Anch’io ne sento il bisogno… il desiderio…
Assoluto di morte.
Giorno 179
Luic, souni… cosse che non capiscio… come sse tuuto fosee stravloto… e la mano mi treme… non risco a scirvere comme dovrrei.
Malezidione… concenntarzione… concentarzione… concentrazione…
Unna lettera dopo l’alltra… piano… ecco… devo fare pause…
Allora:
la pazzia ci sta perndendo…
Shane ha… lui ha ferito Yama… loha sevizzato… seviziato.
Nina… diomionina, lei ha… si è fatta fare cose… sesso con tutti e tre… ha ceduto a follia che io non so controllaare… mi ha preso… ha preso tutti… e lei… l’abbiamo scopata… senza pietà…. le abbiamo fatto male.
Troppo male.
Dovri uccidermi… ficcarmi il pugnale in gola… morrir agonizzante… come merito… come tutti meritiamo…
Giorno 181
Sangue morte orrore sangue orrore orrore morte sangue sangue sangue io amo il sangue amo la morte amore l’oscuro signore delle tenebre amo uccidere sangue sangue nina morte sangue yama mangia mangia cuore carne sangue shane morte uccidi taglia la carne a pezzi piccoli e succosi da mangiare da bere sangue ti adoro mio signore delle tenebre dei sogni Muawijhe a te obbedirò come la fiamma al vento mi spengo per te mi accendo per te guidami guida la mia mano nel sangue guida la mia mano nel sangue guida la mia mano nel sangue nel sangue nel sangue nel sangue nel sangue nel sangue nel sangue guidami
Giorno 182
Marcisci nel sangue… il sangue è l’orrore, la risata il sapore, le lacrime la linfa che ci sostiene. Perire nel fuoco ingannevole della perdizione.
Ballare nel fuoco. Danzare nell’ombra.
Come oscurità che si espande…
Giorno 184
Qualcosa di diverso. Sta per succedere…
E’ forse la fine… il sangue ci chiama. Dobbiamo andare.
Sì. Finalmente.
Tutto è distorto, ma non la fede.
Resisti.
Resisti.
Resisti.
Giorno 187
Mi sono risvegliato in un letto di luce bianca.
Il paradiso. No, stanza asettica. Tubi infilati nelle vene.
RespiratoreUn’ora fa è venuto a togliermi tutti un tizio col camice bianco.
“Bentornato” mi ha detto “finalmente”.
Gli ho chiesto chi era, dove mi trovavo, ma non mi ha voluto rispondere. Si è limitato a darmi il Giornale di Bordo.
“Lavoro interessante” ha detto “anche se hai fatto un casino coi giorni, ultimamente. Perché non continui?”