Scrivere Fantasy
Una storia fantasy non scivola via come acqua. Nonostante sia questo che molta gente pensa, il fantasy non è solo una fuga dal sociale, un non pensare ai problemi del mondo, un esiliarsi al di fuori del proprio tempo. Tutto ciò che accade in un qualsiasi mondo fantasy, non è altro che lo specchio di ciò che noi viviamo in questa realtà, nel “mondo vero”. Ma allora la differenza qual’è, direte voi.La differenza sta qui… e qui. Nella testa e nel cuore. Immedesimarsi in personaggi di un’epoca fantastica, abitata da popoli diversi da noi ma in fondo simili, da creature incantate che non devono apparirci assurde, perché sulla Terra, milioni di anni fa, vivevano esseri incredibili come i dinosauri. E questa è una realtà che, anche se non più attuale, è inconfutabile. Perciò non stupitevi di leggere tra le righe dei miei romanzi, la descrizione di un drago, di un grifone o di un unicorno, perché quel che riesce a fare un bravo scrittore fantasy, è calare il lettore in un mondo “parallelo” al nostro, ma non per questo assurdo. La verosimiglianza, la credibilità e il coinvolgimento emotivo sono tre chiavi fondamentali affinché chi sta dall’altra parte del libro non pensi di trovarsi di fronte a una favoletta, bensì a una realtà che se pur dissimile dalla nostra, sia altrettanto “vera”. E non conta pensare che non sia così perché gli unicorni non esistono, i draghi non esistono, la magia non esiste… e via discorrendo. Non conta per il semplice motivo che basta chiudere gli occhi e immaginare, per far sì che tutto questo esista.
Pensate al mio slogan:
“Il mondo che ho creato non è solo parte di me, ma esiste… come esiste la fede”
Capite?
Basta credere.