Archivio | J novembre 2012

Intervista su True Fantasy

È uscita su True Fantasy un’intervista al sottoscritto in cui, oltre a parlare de I Racconti del Sangue e dell’Acqua, spiego il perché della pubblicazione in ebook gratuito de I Lupi della bruma qui sul blog, e parlo brevemente delle attività di Nero Cafè e Nero Press Edizioni.

Di seguito, un breve estratto:

Cari amici lettori di TrueFantasy oggi vi proponiamo un’intervista ad uno degli autori più interessanti del panorama fanta-horror italiano: Daniele Picciuti. Abbiamo recentemente letto la sua bellissima raccolta di racconti “I Racconti del Sangue e dell’’acqua” e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla grande capacità di questo autore di creare storie cariche di tensione e orrore dal piacevole retrogusto lovecraftiano. Di questa raccolta e di tanto altro abbiamo parlato con Daniele. Vi lascio all’intervista! Buona lettura.

1- Ciao Daniele. Innanzitutto presentati ai lettori di TrueFantasy. Chi è Daniele Picciuti e cosa fa nella vita?

Intanto, grazie per l’invito. Chi è Daniele Picciuti e cosa fa nella vita? È un tizio come ce ne sono tanti, che si barcamena con uno stipendio medio e le sue passioni che, soprattutto negli ultimi due anni, si sono concentrate non solo sulla scrittura ma anche sull’editoria.

2 – Sei un autore al confine tra il fantastico e l’horror. Parlaci di come è nata la tua passione per la scrittura.

Parlo sempre di come io mi sia avvicinato all’horror leggendo Stephen King. Ma forse è anche il caso di dire come io mi sia avvicinato al fantasy: sono stati i librigame di Lupo Solitario ad avvicinarmi al fantasy. Poi la saga di Shannara di Terry Brooks. Poi i giochi di ruolo. Infine, mi sono guardato intorno e ho capito che c’era un libro che non potevo non leggere: Il Signore degli Anelli, di Tolkien. Oggi, posso dire che il fantastico mi appassiona esattamente quanto l’horror, anche se forse ho una propensione maggiore per le tematiche oscure.

3 – Quali sono gli autori e le opere che maggiormente ti hanno influenzato come autore?

Ops, credi di averne appena parlato. Però lascia che aggiunga un paio di nomi. Dean R. Koontz per quanto riguarda l’horror, capace di raccontare molte buone storie (che spesso però vanno scemando nel finale, unica vera pecca di questo autore a mio avviso) e Joe Lansdale. Da Lansdale ho imparato cosa significa “saper scrivere”. Non “scrivere”, quello l’ho sempre fatto. Ma “saper scrivere”, essere in grado di far arrivare dritto al cuore del lettore delle emozioni forti. Lansdale scrive thriller, noir, horror, grottesco. Mi ha dato molto e spero di apprendere ancora, leggendo i suoi lavori.

Leggi tutta l’intervista su True Fantasy

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