Ritorno alla Mary Celeste recensito su Il flauto di Pan
Salpare a bordo della Mary Celeste significa intraprendere un viaggio avventuroso alla scoperta − o riscoperta − di alcuni archetipi dell’immaginario horror, completamente immersi in scenari da brivido.
Chi ha già avuto occasione di assaggiare la penna di Daniele Picciuti sa che parliamo di un autore particolarmente abile nell’affabulare e nel tenere sulla corda il lettore, capace di condensare sensazioni forti in spazi ristretti.
Così esordisce Miriam Mastrovito nella sua recensione su Il flauto di Pan. Già dalle prime righe devo ammettere di essere rimasto colpito dalle sue parole – generose – nei miei confronti. E, poco più avanti:
Rientrando nella metafora del viaggio, il percorso suggerito può dunque essere assimilato a un tour dell’orrore che snodandosi nello spazio e nel tempo ci pone a confronto con la Paura, intesa in varie accezioni, non mancando di accogliere nelle sue spire richiami, più o meno espliciti ai grandi maestri del genere.
Presentare ai miei lettori un “tour dell’orrore” è stato, in effetti, nelle mie intenzioni fin dal principio. Quando uso dire “salite a bordo della Mary Celeste”, condividendo il link al libro su facebook o su twitter, è proprio questo che intendo. Viaggiate con me, sull’onda delle mie parole scritte. Il tour dell’orrore ha inizio.