Archivio | marzo 2011

In preparazione “365 Racconti Horror per un anno”

Da Nero Cafè:

“365 Racconti Horror per un anno” a cura di Franco Forte (Delos Books).

Dal 15 maggio sarà disponibile “365 Racconti Horror per un anno” a cura di Franco Forte, una raccolta di 365 racconti horror selezionati fra migliaia che hanno partecipato alle selezioni sul forum della Writers Magazine Italia.

Dopo il successo di “365 Racconti erotici per un anno” l’esperimento della Delos Books  è riuscito anche questa volta, confermando che in Italia esistono autori di grande valore, capaci di esprimersi in più generi letterari a una qualità che non ha nulla da invidiare a quella dei maestri anglosassoni.
Nell’antologia, oltre a decine di autori al loro esordio letterario, anche un gruppo di scrittori professionisti di primissimo piano, che hanno dato il loro contributo a quest’altra pietra miliare della letteratura breve del nostro Paese:  Alan D. Altieri, Danilo Arona, Cristiana Astori, Barbara Baraldi, Alfredo Castelli, Patrizia Debicke, Graziano Diana, Stefano Di Marino, Giulio Leoni, Enrico Luceri, Mauro Marcialis, E. & M. Martignoni, Giancarlo Marzano, Novelli & Zarini, Marilù Oliva, Alda Teodorani, Dario Tonani, Andrea Villani.
Segnaliamo anche la massiccia rappresentanza nell’antologia della redazione di Nero Cafè: Alessandro Manzetti (Lo Specchio di Frill), Laura Platamone (Tanti auguri) Daniele Picciuti (Nere acque) e Marco Battaglia (Vento cattivo)
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Laura Platamone intervistata da Daniele Imperi

Sul Blog Penna Blu, di Daniele Imperi, potete leggere una interessantissima intervista a Laura Platamone sulla figura dell’editor e sugli autori e gli editori in genere.

Incollo qui di seguito il primo confronto. Per le altre domande vi rimando al blog di Imperi.

Che cosa fa un editor? Puoi spiegare in parole semplici in che cosa consiste il tuo lavoro e perché è così importante per un libro?

Rispondere a questa domanda non è affatto facile, soprattutto perché nell’editoria esistono una confusione di fondo e una sovrapposizione di ruoli che non rendono perfettamente agevole distinguere chi fa cosa. Specie se si parla di piccole realtà. Ma proviamoci lo stesso. L’editor “puro” non si occupa solo di redazione ma anche di acquisizione. Il suo compito principale è quello di “intercettare” i testi validi che da una parte o dall’altra gravitano nella sua orbita, e proporli al comitato editoriale per la pubblicazione. Nel momento in cui la proposta viene accettata, lui diventa una sorta di “tutore” dell’opera e ne segue la crescita in casa editrice dalla prima bozza fino al battesimo in libreria. Il suo non è un lavoro di manovalanza, come quello del redattore che si occupa della correzione, ma è un lavoro di comprensione e organizzazione. L’editor, operando in confronto continuo con l’autore, contribuisce al miglioramento del testo in termini di progetto narrativo, coerenza strutturale, efficacia dell’intreccio e forza dei personaggi. Anche lo scrittore più abile, infatti, non può avere il distacco necessario a intervenire con lucidità su quello che ha scritto. L’editor sarà per lui un preziosissimo occhio esterno. Ovvio che, in piccole realtà, sia poi inevitabile che l’editor si assuma anche l’onere della correzione formale.

Leggi tutta l’intervista sul Blog Penna Blu

 


Uomini e Spettri: il booktrailer

Appena realizzato il booktrailer di Uomini e Spettri (Bel-Ami Edizioni):

Dylan Dog – Dead of night

Ecco una visione che il Terzo Occhio non poteva perdersi, vuoi perché un film sull’indagatore dell’incubo era atteso da anni da tutto il pubblico “dylaniato”, vuoi per l’insolito exploit degli americani, interessatisi alla trasposizione cinematografica di un fumetto tutto italiano, vuoi per il coro di dissensi pervenuti da una critica sempre molto attenta alle esigenze degli spettatori. Il Terzo Occhio doveva vedere con la sua nera pupilla questa pellicola e giudicarla senza preconcetti.

Veniamo innanzitutto alle differenze plateali, già note alla vigilia della prima: l’assenza di Groucho, braccio destro di Dylan nullafacente ma dallo humour sopraffino, e di qualsiasi altro personaggio noto nella serie (l’ispettore Bloch e l’inventore strambo Lord Wells su tutti), la location diversa (non Londra ma una cupa New Orleans trasformata in un calderone di mostri), il colore del maggiolone (nero anziché bianco). Certo, di problemi questo film ne ha incontrati parecchi: il ridotto budget non ha permesso alla produzione di girare il film oltreoceano e non ha consentito di acquistare i diritti per impiegare la figura di Groucho Marx; la Disney detiene i diritti in esclusiva di utilizzo dei maggiolini bianchi per via di Herby, maggiolino protagonista di una serie di film negli anni 70-80.

Ma a fronte di queste diversità, a loro modo forzate, ve ne sono altre dettate da un riadattemento approssimativo del personaggio centrale. Dylan Dog, infatti, non è quel tipo introverso e allampanato che conosciamo, ma un giovane palestrato e spavaldo, dal grilletto fin troppo facile. Siamo abituati a un individuo riflessivo e non a un uomo d’azione come quello proposto dall’attore Brandon Routh (Superman Returns).

Leggi tutta la recensione su Nero Cafè

 

Incontro con Edizioni XII – Il Premio Circo Massimo e le opportunità dei concorsi letterari

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, quest’anno il Circo Massimo originale concorso indetto da Edizioni XII, apre i battenti anche ai racconti di genere giallo, thriller e noir, affiancando la novella sezione Mezzanotte ai racconti di genere fantastico (sezione Eclissi).

A questo proposito il nostro Daniele Picciuti ha incontrato Gabriele Lattanzio organizzatore dei premi per Edizioni XII
[Nero Cafè] Ciao Gabriele, intanto benvenuto su Nero Cafè. La prima domanda che vogliamo porti è questa: come mai la decisione di varare una sezione dedicata ai generi giallo, thriller e noir?

 

[Gabriele Lattanzio] Ciao Daniele, grazie. La decisione è maturata poiché volevamo dare risalto anche alla collana Mezzanotte del catalogo di Edizioni XII (i cui generi sono appunto Thriller, Noir, Pulp, Azione, Avventura). Il Circo Massimo, il nostro concorso più illustre, poteva darci questa opportunità e abbiamo optato per il cambiamento.

[NC] Parlando del Circo Massimo, come è avvenuto il suo concepimento? Quali sono state le maggiori difficoltà nel realizzarlo?

[GL] Il tutto è nato da una chiacchierata tra Daniele Bonfanti e Luigi Acerbi successivamente siamo stati io e Daniele a definire meglio il concept del concorso (sempre coadiuvati dai pareri dello staff di XII). L’idea era di lanciare un concorso che potesse raggiungere il prestigio di altri illustri predecessori, come l’Alien o il Lovecraft. Per farlo, però, c’era bisogno anche di un’idea che portasse un po’ di freschezza, che stimolasse l’interesse degli autori, che avesse originalità. Il processo di creazione è stato lungo proprio per studiare questi aspetti, senza contare che anche redigere il bando (essendo il Circo Massimo molto peculiare) è stata una bella fatica.

[NC]Dalla sua creazione a oggi, quali pensi siano stati i cambiamenti più significativi?

[GL] I maggiori cambiamenti sono stati apportati proprio nell’edizione 2011, le cui iscrizioni chiuderanno ad aprile: anzitutto, come dicevi tu prima, a differenza del 2009 e del 2010 le sezioni non saranno più Fantastico e Fantascienza, ma Eclissi (che comprende Fantastico, Horror, Weird, Fantascienza, Fantasy) e Mezzanotte dopodichè abbiamo deciso di aumentare il limite di caratteri, portandolo da venti a trentamila; per ultimo, abbiamo deciso di reintrodurre la formula a gironi (nel 2010 erano previsti solo scontri diretti fin dal primo turno).

 

 

In uscita Dieci Lune – Uomini e Spettri

In uscita il nuovo volume della collana Dieci Lune di Bel-Ami Edizioni. Una raccolta di storie horror tra le quali troverete anche il mio racconto Il buio è dentro di me, un mio vecchio scritto di almeno sette anni fa, riveduto e corretto per l’occasione.

Direttamente dal sito di Bel-Ami Edizioni:

IL LIBRO
Non una raccolta di “racconti” ma di “fantasmi”. Ma sarebbe limitante circoscrivere un fantasma a una manciata di stilemi e i giovani scrittori presenti in quest’antologia sono tutto fuorché “limitati”. Bisogna, quindi, esser pronti ad affrontare gli spettri nell’accezione più ampia e ineffabile del termine. Con lo scorrere delle pagine il lettore percorrerà un viaggio nel lato oscuro della realtà e scoprirà come i fantasmi si annidino nei rimorsi, nelle incertezze, nelle nostre paure, nella violenza della strada o in quella silenziosa e strisciante della psiche di ognuno.

GLI AUTORI E LE OPERE
Una madre e una figlia di Antonino Alessandro, Pioggia di Marco Caudullo, Legami di Simone Corà, Il buio è dentro di me di Daniele Picciuti, Quando ritornano di Matteo Poropat, Presto, molto presto di Floriana Niobe Puccini, I cuori di Flora di Francesco Rago, Il volo delle falene di Nicola Roserba, Lucifero in provetta di Francesco Stefanacci, La bella lavanderina di Andrea Viscusi

A CURA DI
Alex Visani nasce a Perugia nel 1977. Si cimenta nella realizzazione di lungometraggi, tra cui Zombi New Millennium (2000) e cortometraggi horror, molti dei quali premiati nei festival di settore. Fonda il sito “The Reign of Horror – http://www.alexvisani.com”, attivo da oltre dieci anni e ormai considerato come uno dei più completi database italiani in questo ambito. Con lo scopo di analizzare e attraversare il genere a 360°, promuove le produzioni indipendenti e manifesta oltretutto un’insana e irrefrenabile passione per il trash. Spesso fa sua, senza autorizzazione alcuna, una celebre frase di Tobe Hooper: “Non c’è nulla di più divertente di un brutto film horror”. Cosa che ritiene essere la sacrosanta verità.

Maggiori informazioni e costi sul sito dell’editore

 

Svelato il vincitore del Tremo Ancora!

Immagine presa da Deviant Art (cliccare per accedere al sito)

A molti potrà sembrare strano, altri si chiederanno “Questa storia fa tremare?”, altri faranno spallucce e non si porranno domande. Ma so che molti capiranno. In ogni caso, per tutti, spiegherò cosa ci ha portato a decretare Carne, di Patrizia B. miglior racconto di questa prima edizione del Tremo Ancora.

Questo racconto, che in apparenza può apparire niente più che come un brandello di realtà particolarmente cruda, riesce a trasmettere quel brivido, quella sensazione di orrore che cercavo quando ho indetto il concorso. I motivi sono molteplici.

Il primo, senza dubbio, la collocazione in un contesto ben definito, quello di Sarajevo, e reale, che sa veramente di vissuto.

Il secondo, la sensazione di pericolo che aleggia in queste poche righe, dovute all’atteggiamento furtivo del protagonista, alla presenza inquietante dei cecchini, all’immagine della montagna che sovrasta ogni cosa.

Il terzo, infine, il significato insito tra le righe nel rigurgito del cane. Ancora una volta, quello che non viene spiegato, ma mostrato, anzi meglio, lasciato intuire, colpisce inesorabile la mente del lettore.

Patrizia B. riceverà una copia di NASF6, la scheda di valutazione di un suo racconto e potrà avere un libro edito recensito su Nero Cafè, Terre di Confine o Aculeo, secondo il genere trattato.

Svelato il secondo classificato del Tremo Ancora!

Immagine presa da Deviant Art (cliccare per accedere al sito)

La valutazione dei racconti del Contest Letterario Tremo Ancora ha richiesto un’attenzione particolare alla qualità. Purtroppo, molti difettavano di un apparato sintattico corretto, altri contenevano qualche refuso di troppo, ripetizioni, altri ancora – pur essendo scritti bene – non comunicavano il giusto brivido. Con Laura Platamone, abbiamo quindi dovuto fare una scrematura che considerasse diversi fattori, non la semplice aderenza al tema. Così, siamo arrivati a definire il racconto Secondo Classificato.

Si tratta di uno scritto Senza Titolo, di Paola “qualcosa”. Giunto nel quasi anonimato, questo racconto colpisce per la crudezza delle descrizioni, che arrivano dritte all’anima, e per il legame, sottile ma allo stesso tempo evidente, che emerge dalle due parti, apparentemente slegate. Saper far arrivare un messaggio, senza parlare della tragedia vera, senza descriverla, ma mostrandola nelle emozioni e nelle conseguenze, non è impresa facile.

La presenza di un eccessivo richiamo al sangue – ripetizione purtroppo penalizzante – non toglie alla storia il fascino di cui è ammantata. I periodi, corti, aiutano a ricreare la giusta atmsofera anche se, anche qui, l’autrice ha rischiato di abusarne.  Buono, infine, lo stile.

Paola potrà usufruire quindi di una valutazione di un suo racconto e potrà inviare un libro edito per la recensione (su Nero Cafè, Terre di Confine o Aculeo, a seconda del genere trattato).

 

Svelato il Terzo classificato del Tremo Ancora!

Immagine presa da Deviant Art (cliccare per accedere al sito)

Dopo attenta valutazione, il sottoscritto, coadiuvato da Laura Platamone, è giunto alla determinazione del racconto Terzo Classificato del Contest Letterario Tremo Ancora.

Si tratta di Rosso, di Anna T.

Quello che ci ha principalmente colpito del racconto, oltre al fatto di essere ben scritto, è l’inganno. Fin dall’inizio, infatti, il riferimento ai denti e al morso sul collo portano a pensare alla solita storia di vampiri. Niente di più sbagliato. Il retroscena svelato nelle ultime righe emerge crudo e reale. L’impatto c’è e ottiene l’effetto di spiazzare.

Anna T.  potrà richiedere via mail, all’indirizzo danielepicciuti-writer@yahoo.it,  la scheda di valutazione di un proprio racconto.