50 Sfumature di Sci-Fi
La fantascienza è da sempre guardata in modo strano da chi non è amante del genere. In particolare, se dici “fantascienza” a chi non sa di cosa parli, il primo pensiero che susciti è l’immagine di Spack nell’austera espressione di Leonard Nimoy. Oppure la faccia da Gremlins di Maestro Yoda. Per carità, adesso. Nessuno qui intende minimizzare il valore cinematografico di Cult come Star Trek e Star Wars, ma è per dire che nella mente delle persone, la fantascienza è più o meno soltanto questo. Tutt’al più, qualcuno più ardito, farà accenni a Ritorno al Futuro e a quel simpatico ragazzo che poi ha smesso di recitare per via del Parkinson (sì, parlo del grande Michael J. Fox).
Qualcuno che ama leggere avrà anche messo gli occhi, nel corso del tempo, sul nome di Isaac Asimov nelle collane Urania da edicola e avrà un altro nome da mettere nel calderone.
Ci sono poi i giovani, per cui la fantascienza è tutta vestita alla Men In Black o si tinge d’azzurro in Avatar. E non scodiamoci Matrix. Ma, ecco… azione, 3D, grandi effetti speciali. Oggi si può e la fantascienza si presta bene a realizzare ciò che chiameremmo imaginifico.
Ma per i libri di fantascienza? Eh, complicato. Quelli li leggono solo i nerd, no?
D’accordo, d’accordo. Sto facendo il furbo. Parto da lontano parlando male della fantascienza, per puntare il dito verso i disinformati che invece non sanno quanto possa essere varia e versatile e profonda e strafiga e via discorrendo.
Avete ragione, mi avete sgamato, come diciamo a Roma. Fregato. Colto sul fatto.
E quindi, adesso, dove vado a parare?
Alle 50 sfumature di Sci-Fi.
Al suo interno di fantascienza ce n’è tanta. Varia e versatile e profonda. Cinquanta sfumature, appunto, ma sfumature vere, non quelle finte grigie, nere e rosse che tanto vano di moda oggi.
Tanto per dire, il mio contributo è un’ode. Cantico del guerriero eterno. Sperimentale quanto volete, certo, ma sicuramente una sfumatura che non lascerà indifferenti, nel bene o nel male. Mi sono divertito, anche se la metrica non è esattamente il mio pane quotidiano e con la poesia non ho mai stretto alleanze significative, ci ho provato. Ho messo in versi un’epopea robotica su un pianeta dimenticato. Riproponendo il duello uomo-macchina, niente di nuovo certo, ma in una forma – credo – che non si legge tutti i giorni.
E ci sono altre 49 sfumature nell’antologia che reca il marchio La mela avvelenata. Molti di questi autori li conosco, so che sono bravi, altri sono nomi piuttosto diffusi nel sottobosco letterario fantascientifico, altri mi giungono nuovi, ma di certo tutti hanno messo in campo qualcosa di molto particolare. Sfumature, appunto.
Dai, so che lo volete! Lo potete acquistare qui in E-pub ma lo trovate anche su Amazon.
Mary Celeste: realtà o finzione?
In questi giorni si è parlato del mistero della Mary Celeste un po’ ovunque.
La storia, per chi non la sapesse, è presto detta: nel 1872 questo vascello venne ritrovato al largo delle Azzorre senza equipaggio a bordo, alla deriva. Gli uomini del Dei Gratia, che avvistarono il brigantino, dissero di aver riscontrato tracce di un incendio a bordo e la mancanza degli strumenti di navigazione, come se la nave fosse stata abbandonata in fretta e furia. Una corda penzolava libera fuori bordo.
Molte sono state le ipotesi sulla vicenda, accavallatesi nel tempo. La più accreditata sembra essere quella secondo cui il capitano Benjamin Briggs, a causa di un principio di incendio – e della concomitante presenza di alcol a bordo – comandò al suo equipaggio di lasciare in fretta la nave, mettendo in acqua l’unica scialuppa, ma assicurandola al vascello con una corda. Una volta che l’incendio fu passato – senza arrecare grossi danni al vascello – la corda si sciolse e gli uomini non riuscirono più a risalire a bordo, vagando alla deriva fino a morire, con ogni probabilità, nonostante la vicinanza della costa – altro mistero! – di stenti.
Maggiori dettagli sono reperibili in diversi luoghi del web, anche su Wikipedia.
Quello che mi ha colpito in particolare è stata la notizia di un avvistamento del veliero fantasma nello stesso punto dove fu ritrovato dall’equipaggio del Dei Gratia. Un autentico tuffo nel soprannaturale. Così mi sono dato da fare e ho cercato maggiori notizie in rete.
Il noto “cacciatore dei misteri” italo-americano Carlo Stein (l’immagine accanto è quella del ritrovamento che lo ha reso celebre) pare abbia organizzato una spedizione per conto dell’emittente televisiva per cui lavora, che avrebbe come scopo quello di trovare e “abbordare” la nave fantasma.
All’iniziativa sembra che partecipi anche un discendente di quel Gilman Parker che fu l’ultimo proprietario della Mary Celeste prima che venisse affondata.
La notizia è abbastanza confusa. Viene da chiedersi innanzitutto – ammesso e non concesso che si creda ai fantasmi – come sia possibile che la Mary Celeste navighi ancora in quelle acque se fu affondata al largo di Haiti. Ricordiamo infatti che Clive Cussler ne scoprì i resti durante una missione con la NUMA nel 2001, o almeno così egli sostenne, sia pur contro l’opinione di molti esperti.
C’è poi un altro interessante aneddoto. A guidare la “combriccola” sarà un pescatore del posto di nome Marcel (il cognome non è stato divulgato) che afferma di aver avvistato la Mary Celeste in una coltre di nebbia. Ma come può esser certo che si tratti proprio del nostro brigantino, se era immersa nella nebbia? Anche qui qualcosa non quadra.
Non è ancora stata divulgata la data in cui Stein partirà per Vila Do Porto (Isola Santa Maria, la più piccola delle Azzorre) o se si trovi già in loco. Di sicuro è già lì la fotoreporter Eva Ronchi, cui dobbiamo alcune delle foto che vedete. Erano tante, io ho inserito le più significative. Purtroppo non ho trovato scatti che immortalassero lei o Seth Parker. Anche il pescatore, non è chiaro se si tratti di questo Marcel o no.
L’impressione, nel complesso, è che le voci trapelate siano appunto voci di corridoio. Come se la questione non dovesse venir fuori prima del “fatto compiuto”. Forse un banale errore da parte della Ronchi, ansiosa di vedere online i suoi scatti?
In conclusione, l’impianto descrittivo dietro a questa vicenda pare un po’ montato e richiama certi film horror degli anni 80 (il riferimento a The Fog è immediato). Senza contare che la spedizione organizzata da Stein avrà un costo non esiguo e viene da chiedersi chi si sobbarcherà le spese. L’emittente tv? O Stein stesso?
La sensazione è che tutto quanto finirà con un incredibile buco nell’acqua anche se, lo ammetto, l’idea che una nave fantasma come la Mary Celeste veleggi ancora per mare è a dir poco affascinante.
Risate a colpi di rasoio (Scimmiette di Mare in Rome)
Praticamente sono arrivate.
Irose e arrabbiate. Furiose e incazzate. E tutti i sinonimi che ancora vi vengono in mente.
Le Scimmiette di Mare, questi esserini azzurri e famelici, sempre animati da sete di sangue, dispettose per natura e obbedienti solo alla “Mamma”. La Mamma ordina e loro eseguono. Omicidi, torture, spargimenti di sangue.
Il sangue di autori famosi, odiati, ammirati, invidiati da autori emergenti. Che ne commissionano le diaboliche esecuzioni.
Ed è così che vedrete morire Dan Brown, la Meyer, la Rowlings, Lansdale, i fratelli Grimm, Howard, Tolkien, Pascoli, Manzoni ed Evangelisti. Un Valerio Evangelisti che, quando si è visto recapitare la propria “esecuzione” non ha potuto esimersi dallo scrivere una prefazione per questo irriverente prodotto librario.
Le Scimmiette saranno a Roma, venerdi 21 giugno, alla Libreria Rinascita in via Agosta 36.
Io sarò uno dei tre autori presenti. Con me ci saranno Emanuele Corsi (“uccisore” di Evangelisti e vincitore del concorso omonimo che ha dato vita al progetto) e Luigi Bonaro. Ah, e la “Mamma” naturalmente… Laura Platamone.
Se siete di Roma, fate un salto, soprattutto se non volete le che le perfide Scimmiette vengano a trovarvi…
Altrisogni n. 6 è ora disponibile!
In realtà c’eravamo già da qualche giorno, ma che volete, quando uno ha duemilaseicentosessanta cose da fare, il tempo passa in fretta.
Il 30 maggio scorso è uscito ufficialmente il numero 6 di Altrisogni. I contenuti sono come sempre innumerevoli e interessanti. Articoli, recensioni e racconti di stampo fantastico vi aspettano in tutte le loro variopinte accezioni.
Sto parlando forbito, scusate.
Quel che conta è che c’è un mio racconto che…. aehm. No.
Ricominciamo: quel che conta è che all’interno troverete moltissime belle storie e, fra i tanti nomi, emerge quello del bravissimo Dario Tonani, che stavolta si è misurato in un racconto a quattro mani con la non di meno brava Claudia Graziani.
Volete altri nomi?
Lorenzo Crescentini, Lia Tomasich, Sara Simoni, Alexia Bianchini e il sempre brillante Simone Lega. Tutti nomi da tenere bene a mente.
Ah sì, ci sono anch’io.
E poi si parlerà di orrori italiani, di steampunk, troverete validi consigli per la scrittura sulla creazione dei personaggi e, dulcis in fundo, una bella intervista a Samuel Marolla, scrittore e sceneggiatore di Dampyr.
La magnifica cover che vedete è disegnata da Ettore Biondo.
A voi il link da cui scaricare questo prestigioso numero a soli 2,90 euro (non siate tirchi!)
And the winner is…
Ecco qui di seguito l’estrazione del vincitore del Contest Ditemi cosa avete letto e (con un po’ di fortuna) vi regalo un libro.
Ma prima, un po’ di statistica. Dei nomi proposti, ne ho contati una quarantina già noti e riproposti più volte (non me li sono segnati e vado a memoria: Dario Tonani, Danilo Arona, Diana Lama, Alda Teodorani, Francesco Verso, Barbara Baraldi). Alcuni – pochi – sono invece già piuttosto blasonati (come Ammaniti, Baricco, Carrisi, Baldini, Oggero ecc.) ma stranamente – o per fortuna – non sembrano rappresentare le vostre letture preferite. Di conto, un’altra quarantina di nomi di emergenti è invece spuntata nelle vostre liste. Mi pare quindi di capire che non ci sia una preferenza sul “nome” – quanto forse su quei nomi che si conoscono e che infatti ho visto reiterare – e che tutto sommato qualche lettura più rischiosa sia stata fatta.
Il che è un bene, vista l’attuale situazione delle piccola e media editoria, che – editori a pagamento a parte – deve combattere ogni giorno contro i grossi titoli dei grandi marchi e i loro prodotti A) scadenti e B) venduti a prezzi stracciati.
Qualità e Mercato non vanno a braccetto. Forse non ci andranno mai. Con le dovute eccezioni, ve lo concedo.
Detto ciò, non mi resta che congratularmi con voi per le belle letture (beh, quasi tutte!) e con il vincitore del contest! (che ora contatterò privatamente per l’assegnazione del premio).
A presto con altre novità!
Dylan Dog su Knife
Per me una cosa così “forte” non era prevedibile fino a qualche tempo fa. È davvero con orgoglio che vi presento – ma l’avrete già visto, anche se farò finta di no – l’ultimo numero del magazine di Nero Cafè, Knife 6, con all’interno uno Speciale dedicato a Dylan Dog.
La mia collezione, là nell’armadio, sta facendo tremare il mobile. Tutti i miei albi fremono per potersi unire a questo nuovo prodotto, cartaceo, dove spicca in copertina un Dylan disegnato dal bravissimo Marco Bianchini.
Sia chiaro, all’interno non c’è un fumetto di Dylan Dog – anche se un fumetto c’è ed è un bellissimo noir denominato Polvere, a firma Napolitano e Guardascione – ma lo speciale che vi troverete a leggere sarà, a modesto avviso di chi scrive, più che sufficiente a soddisfare la vostra insana voglia di sapere. Curiosità, sfaccettature dell’universo dylaniato vi aspettano tra le pagine del nuovo Knife. Marco Bianchini e Barbara Baraldi ci parleranno delle loro esperienze con l’indagatore dell’incubo.
Ma in questo numero non c’è solo Dylan. Troverete interessanti articoli e le interviste a Massimo Lugli e quel Mauro Saracino ora fondatore della Dunwich Edizioni. Per non parlare di un mio personale incontro-scontro con Vergy, un folle ex-militare nato dal genio creativo di Claudio Vergnani, che si è gentilmente prestato a comporre quello che definirei come un puzzle naturale.
Insomma, scaricatelo e leggetelo, gratis. Oppure compratevi il cartaceo che, credetemi, ne vale sicuramente la pena.
Intervistato da Altrisogni
Eccomi di nuovo qui per segnalare al volo un’intervista lampo rilasciata alla redazione di Altrisogni in occasione dell’uscita del mio racconto Pelle di Luna sul numero 6 della rivista dedicata ai mondi del fantastico.
Ne riporto un brevissimo stralcio.
Scimmiette assassine (parte Seconda)

Avete già sentito parlare delle Scimmiette di Mare? E del Project “Kill Your Writer”?
Non sapete nulla di come, queste poverette, siano state salvate dalla “Malaeditoria”? Allora avete bisogna di rinfrescarvi la memoria qui.
Ora, immaginatevi un’orda indemoniata, famelica, di strani esserini azzurri che fanno versi da scimmia ma sono nate tra i liquami dell’Ilva, creaturine che rispondono all’amore di una folle “mamma” uccidendo chiunque lei voglia. In questa raccolta, sono stati chiamati all’ordine dieci autori – più due outsider – tra i quali il sottoscritto (con una storiella denominata Operazione ombrello, non vi fa già ridere?). Ognuno di noi doveva far uccidere un qualsiasi personaggio della letteratura da uno squadrone di folli scimmiette assassine.
Il risultato? Che lo scrittore “morto” vincitore, Valerio Evangelisti, colpito dall’ardire dell’iniziativa, è stato così disponibile da scriverne la prefazione. Vedrete cadere massacrati dall’esercito di scimmiette personaggi come Manzoni, Pascoli, Lansdale, Tokien, e poi la Meyer e la Rowling, Dan Brown, Howard e i Fratelli Grimm. Oltre a, come detto, Evangelisti.
Credetemi se vi dico che non si è mai visto un pulp così divertente!
Ditemi cosa avete letto e (con un po’ di fortuna) vi regalo un libro
Oggi vi parlo di un’idea. Ve la presento come contest, ma in realtà voglio sapere da voi qualcosa.
Non prenderò molto spazio, non la farò lunga, perciò fatevi forza e provate a finire la lettura di queste poche righe. L’idea è quella di un esperimento. In questo momento, l’Italia è piena zeppa di gente che scrive (eh, ci sono anch’io!). Che scrive e che vuole pubblicare, in un modo o nell’altro. Ma di questo abbiamo già parlato qui.
Però, quante di queste persone amano leggere altri autori italiani? Quanti di questi sono emergenti che hanno pubblicato con piccole case editrici?
Se anche voi siete degli autori (via, anche se non lo siete!) e se avete voglia di mettervi in gioco, rispondete in coda a questo blog, con i vostri commenti: ditemi chi avete letto (un autore italiano, anche più di uno) dicendo se vi è piaciuto o no, e perché. Non sarebbe male se specificaste anche il genere del libro (così, per capire anche i vostri gusti in fatto di letture).
Fra tutti quelli che risponderanno, entro il 31 maggio,verrà sorteggiato un fortunato con il solito metodo (Random.org) a cui regalerò la copia di un libro Nero Press Edizioni a vostra scelta fra quelli qui sotto:
Per ironia della morte (Claudio Vergnani)
L’Autunno di Montebuio (Danilo Arona e Micol Des Gouges)
I Racconti del Laboratorio (Autori Vari)
Minuti Contati (Autori Vari)
Se foste stati così bravi da averli già acquistati tutti, ci possiamo sempre accordare su una delle nostre prossime uscite. Una è già stata annunciata: Editoria. Istruzioni per l’uso (Laura Platamone).















































